Bunker località pineta di Marina di Ravenna
Seguendo il concetto di Regelbauten, letteralmente progettazione standardizzata, la Todt organizzò i bunker in specifiche categorie dette Serie. Vennero codificati circa 700 modelli raccolti in manuali denominati Typenheft in cui erano raccolte tutte le indicazioni rispetto i bunker: dalle caratteristiche dimensionali e formali fino alle specifiche tecniche e a quelle relative alle dotazioni impiantistiche. A livello generale è possibile dividere i bunker in Regelbau, strutture più grandi e complesse, e in Bauform, tipologie più compatte.
Catalogo Generale dei Beni Culturali
Autore sconosciuto, Flak nella pineta di Marina di Ravenna. ICCD_MODI_4436357772861
dal Catalogo
Alla categoria Bauform apparteneva i Rinsgständ, noti anche come Tobruk, fortificazioni dalle piccole dimensioni che prevedevano in sommità una bocca di fuoco a forma circolare da cui sporgeva il militare armato.
I bunker qui analizzati insistono nella pineta, alle spalle della Colonia marina dei Fasci di Ravenna, costruita nel 1934 dalla CMC di Ravenna, Cooperativa muratori e cementisti, su progetto di G. Montanari e oggi recuperata quale struttura turistico-ricettiva. L’edificio, che presenta una pianta irregolare e si sviluppa per quattro piani. Durante la Seconda guerra mondiale la Colonia venne prima utilizzata come presidio di comando tedesco, i bunker presenti nella pineta vennero edificati a protezione di questo presidio. Dei quattro individuati due sono Tobruk Vf58c, ancora ben conservati e avvicinabili, gli altri due sono dei Flak 243 o 249, non si è certi del modello perché quelli indicati erano identici ma speculari, una tipologia di Regelbau destinata all’alloggio di un cannone antiaereo o antinave.
Dal febbraio del 1945 la Colonia divenne alloggio dei piloti RAF e SAAF: poco più a sud, si trovava infatti un’importante pista aeroportuale nota come Ravenna Landing Ground, utilizzata dagli alleati per far decollare i caccia bombardieri. Nel dopoguerra tutti i beni del Partito nazionale fascista passarono al pubblico demanio e l’edificio fu assegnato alla Croce Rossa Italiana, che per alcuni mesi vi ospitò i profughi istriani, poi gli ambienti furono adibiti a luogo di ricreazione estiva dei ragazzi. Negli anni 2000 l’edificio della Colonia è stato recuperato e adibito a residence, la pineta non è stata interessata da particolari lavori. Oggi l’area è meta di trekking ed escursioni, in queste occasioni è possibile vedere anche i bunker.
Bibliografia in reteLa Linea Galla Placidia, 27/06/2023 (LINK)
Informazioni modelli delle categorie Regelbau e Tobruk, 26/06/2023 (LINK)
Elenco Vf Bunker, 27/06/2023 (LINK)
Elenco Regelbau, 27/06/2023 (LINK)