Basilica dei Santi Apostoli e di Nazaro Maggiore, mausoleo Trivulzio

Arcidiocesi Di Milano, 1653/00/00 - 1674/00/00

struttura in mattoni, parzialmente intonacata, con inserti lapidei (colonne e pilastri, lesene). Pianta cruciforme latina a navata unica con transetto absidato, abside centrale semicircolare, cappelle absidali quasi in corrispondenza dell’innesto dei bracci di transetto. Preceduta da un ambiente a pianta centrale quadrangolare (cappella Trivulzio) e affiancata a sinistra da un ambiente a pianta longitudinale (cappella di Santa Caterina). La chiesa è preceduta dalla struttura incompleta della cappella Trivulzio, accentuata nell’impressione turrita dalla mancata definizione delle braccia laterali della progettata croce greca. La cappella, in muratura a vista, alterna un primo ordine con lesene doriche mattonate e dipinte a un dado di separazione ed a un secondo ordine con lesene doriche mattonate. All’interno due ordini di nicchie (l’inferiore con alternate absidiole, ingressi e una cappella quadrangolare della Madonna della Ghianda; il superiore coi mausolei Trivulzio) preparano alla cupola intradossata, con finestre basali ad architrave e colonnina. A un livello più basso (che innesta nella cripta Trivulzio, ricostruita nel 1955), la navata è divisa in campate con volte a crociera sottolineata e pilastri (polistili quelli della cupola, in masselli di granito e serizzo) e grandi onofore. L’innesto di tribuna è dominato dal tiburio con grandi pennacchi ad arco e rosoncini. L’abside semicircolare è scandito inferiormente da archettatura a nicchie cieche con colonnine. La grande macchina dell’altare è settecentesca in marmi mischi, lombardi e veneti. Il transetto è enfatizzato quasi all’innesto da quattro absidiole (è originale solo quella SE) e si conclude con absidi semicircolari con altari settecenteschi. A destra del presbiterio, la piccola cappella quadrangolare altomedioevale di San Lino costituisce l’accesso alla sacrestia rettangolare seicentesca. Il lato SW del transetto introduce nella cappella di Santa Caterina, già sede dell’omonima confraternita, a pianta rettangolare (quasi centrale) con cupolino e presbiterio quadrangolare. Sotto transetto e presbiterio sono visibili gli scavi paleocristiani, che restituiscono le fondamenta delle absidiole di transetto. All’estenro è visibile gran parte della porzione posteriore della muratura a vista romanica, con mura perimetrali scandite da lesene quadrate e coronate da archiettature; tiburio ribassato con galleria a colonnine; abside e absidiola sinistra con galleria cieca sommitale e alte semicolonne

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