centro storico, collinare, agricolo, Minervino Murge, Minervino (denominazione storica, fino al 1863) (XI)

Minervino Murge, XI

Centro collinare, di antiche origini. Il borgo antico all’interno del centro storico si caratterizza dall’intersecarsi di strette stradine e di rampe di scale, da qui la denominazione "Scesciola" che deriva dall'arabo antico e significa "labirinto". Tra le testimonianze storico-architettoniche figurano: il castello medievale, ampliato dai Pignatelli, nel 1600, e oggi sede del municipio; la cattedrale dell’Assunta, ricostruita tra il XVI e XVII secolo sul luogo della precedente, di età normanna; le chiese di S. Francesco, di S. Michele Arcangelo, di San Francesco, di Santa Maria di Costantinopoli, della Beata Vergine Immacolata, di Maria Santissima del Carmelo e di Sant’Apostolo, di Maria Santissima Incoronata; i palazzi Caputi, Tedeschi, Corsi, Cristiani e Brandi; il cosiddetto “orologio vecchio”; una torre quattrocentesca

  • OGGETTO centro storico collinare, agricolo
  • CARATTERI AMBIENTALI Centro nella parte centro-occidentale della provincia di Barletta-Andria-Trani a confine con quella lucana di Potenza, ubicato nelle Murge nord-occidentali su un’altura a 429 m s.l.m. Per la sua posizione a dominio della valle dell'Ofanto è noto come il “balcone della Puglia”
  • LOCALIZZAZIONE Minervino Murge (BT) - Puglia , ITALIA
  • INDIRIZZO Piazza Giovanni Bovio, Minervino Murge (BT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Fonti documentarie di età medievale menzionano, in relazione all’area occupata dall’odierno centro abitato, il loco Monorobinum o Minerbe. Saccheggiata dai saraceni, nel IX secolo, sotto i normanni fu eretta a sede vescovile, restando tale fino ai primi decenni del 1800. Nell’XI secolo, durante il dominio normanno, l’abitato fu affidato al conte Ramfrido Altavilla. Allo stesso secolo risalgono il nucleo più antico del castello e la prima attestazione di un vescovo. Tra XIII e XIV secolo si verifica una progressiva espansione dell’abitato che si sviluppa, sulla sommità e lungo i crinali dell’altura, secondo un impianto che prevede la presenza di piccole case a schiera addossate tra loro e strette vie e stradine irregolari. Tra questo periodo e la seconda metà del XV secolo il feudo di Minervino fu dotato dagli esponenti della famiglia Del Balzo Orsini di numerosi edifici civili e religiosi. Per quanto riguarda i primi, agli inizi del XIV secolo furono completati da parte di Giovanni Pipino, conte di Minervino e Altamura, i lavori per la realizzazione del castello, mentre nella seconda metà del XV secolo furono realizzate una torre a pianta circolare su una collina posta a nord-ovest dell’abitato, immediatamente al di fuori di esso, e la Torre dell’Orologio vecchio. Al XIV secolo risale invece l’edificazione della chiesa di S. Francesco d’Assisi e dell’annesso convento dei Francescani Minori Osservanti, mentre genericamente al Basso Medioevo sono databili le strutture individuate al di sotto dell’attuale Cattedrale, verosimilmente riferibili al primo edificio di culto episcopale. Agli inizi del XVI secolo il centro abitato è interessato dalle vicende militari che coinvolsero la casata d’Aragona e Carlo VIII, re di Francia. Il feudo, occupato dai Francesi e riconquistato da Consalvo di Cordoba, venne concesso nel 1508 da Ferdinando III d’Aragona ad Onorato Gaetano, conte di Fondi, e, in seguito, al barone catalano Paolo Tolosa. Successivamente, nel 1619 il feudo fu venduto dal Sacro Consiglio a Porzia Carafa, moglie del marchese di Spinazzola e Lavello, Francesco Pignatelli, che dopo una sua breve reggenza lo passò in eredità al figlio Marzio. Quest’ultimo attuò un intenso programma di riorganizzazione dell’abitato, nell’ambito del quale intraprese il recupero architettonico e l’ampliamento del castello, con la realizzazione di nuovi vani residenziali, l’edificazione di un nuovo Palazzo del Sedile, il restauro della chiesa di s. Francesco, corrispondente all’attuale chiesa del Purgatorio, e la costruzione della chiesa della Madonna del Sabato. In una carta geografica realizzata da G.B. Pacichelli nel XVII secolo, l’abitato risulta essere cinto da mura
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600365404
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Barletta-Andria-Trani e Foggia
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
    (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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