Vendemmia Gallo: raccolta dell'uva (bene semplice)

Due uomini raccolgono l’uva in un vigneto, le cui viti sono state fatte crescere su sostegni verticali (in legno) e orizzontali (in fili metallici), assumendo così la fisionomia di una pergola. I due uomini lavorano in due filari vicini, senza interagire tra di loro, compiendo gli stessi gesti. Per raccogliere l’uva, ciascuno piega leggermente il capo e protende le braccia in alto, verso la vite. Con la mano sinistra tiene fermo il grappolo, mentre con la mano destra lo recide, aiutandosi con delle cesoie. Successivamente, ciascuno di loro poggia delicatamente il grappolo d’uva all’interno di un secchio in plastica posto ai propri piedi e lo ripulisce dagli eventuali pampini. Tra i filari del vigneto sono collocati dei secchi bianchi e verdi, delle cassette in plastica rosse e gialle recanti la scritta “GALLO” (piene di grappoli d’uva), nonché un trattore con un rimorchio agganciato

  • OGGETTO Vendemmia Gallo: raccolta dell'uva
  • CLASSIFICAZIONE TECNICHE
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La viticoltura in Italia, intesa come pratica della coltivazione della vite per la produzione di vino, è stata introdotta con i primi insediamenti magnogreci nel VIII sec. a.C.; non a caso l'antico nome dell'area compresa tra le odierne Calabria e Basilicata era Enotria, terra del vino. Nei vigneti, generalmente, la vite viene piantata a file, tenuta piuttosto bassa e lasciata crescere con o senza sostegni. Spesso una o più viti vengono fatte crescere su sostegni verticali e orizzontali di legno, di pietra o di filo metallico, così da formare un tetto allungato e ombroso. I vigneti di questo tipo si definiscono a pergola. Il termine pergola si usa anche per indicare una vite “cresciuta a spalliera su sostegni di legno orizzontali e verticali, oppure quando si forma un tetto dai tralci cresciuti perpendicolarmente da un filare” (BIBR: SCHEUERMEIER 1980, pp. 146-147). I sostegni più utilizzati sono: canne; robusti tralci orizzontali su sostegni di legno in verticale; stanghe orizzontali su sostegni di legno verticali (appositi pali verticali sostengono una due stanghe orizzontali parallele, una arriva all‘altezza delle spalle della persona, l’altra alle ginocchia); fili metallici orizzontali tesi su sostegni verticali (sia pali di legno sia canne); tralci trasversali (dal filare di viti si possono diramare dei tralci perpendicolari al filare) (BIBR: SCHEUERMEIER 1980, p. 151). La vendemmia, che possiamo indicare come la prima fase del processo di produzione del vino, inizia quasi ovunque alla fine di settembre. I grappoli da raccogliere vengono tagliati con le cesoie da vite, con un coltello o con delle normali forbici. Di solito, durante la raccolta dell’uva, ogni persona tiene vicino a sè un piccolo recipiente in cui poggia i grappoli recisi. Nel caso di scarsi quantitativi e di brevi distanze, i grappoli vengono portati in genere dentro tali recipienti alla vasca di pigiatura o al tino di fermentazione (BIBR: SCHEUERMEIER 1980, p. 153)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Beni demoetnoantropologici immateriali
  • LUOGO DI RILEVAMENTO Europa, ITALIA, Basilicata, MT, Pomarico, Matera - Irsina, Pomarico (MT) - Basilicata , ITALIA
  • ALTRA OCCASIONE agricoltura
  • AUTORE DELLA FOTOGRAFIA Di Paolo, Emanuele
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700206431
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio della Basilicata
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DATA DI COMPILAZIONE 2022
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0