CALICE, opera isolata - bottega piemontese (secondo quarto sec. XIX)

CALICE, post 1824 - ante 1849

Piede a sezione circolare profilato da fascia con motivo ad ovuli su fine cesellatura. La parte centrale del piede presenta, invece, fitte scanellature. Fusto delimitato, alle estremità, da due anelli con scanellatura analoga a quella del piede che si ripete anche nel nodo piriforme centrale. Base della coppa decorata con scanellature fortemente rilevate e bordata all'estremità superiore da motivo a merletto stilizzato. Interno ed esterno della coppa dorato.||

  • OGGETTO CALICE
  • MATERIA E TECNICA argento/ cesellatura
    argento/ doratura
    argento/ fusione
    argento/ punzonatura
    argento/ sbalzo
  • MISURE Diametro: 14.5 cm
    Altezza: 24 cm
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Chiablese
  • INDIRIZZO Piazza San Giovanni, 2, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE In assenza di indicazioni documentarie specifiche al di là della descrizione inventariale tardo ottocentesca, l'unico elemento utile per circoscrivere la datazione dell'oggetto è costituito dalla presenza del punzone del primo titolo dell'argento, in uso presso l'Ufficio del Marchio di Torino dopo il 1824 e sino all'unità d'Italia; durante il regno di Carlo Felice (Torino,1765-1831), infatti, venne emanato un nuovo regolamento, basato sul sistema metrico decimale, che abolì il ruolo dell'assaggiatore, introducendo l'uso, oltre che del punzone attestante la qualità della lega, anche di quello distintivo dell'Ufficio del Marchio, fatto che permette di affermare che l'opera sia stata, con molta probabilità, prodotta da un argentiere torinese, nonostante la poca leggibilità del punzone ad esso riferentesi, del quale mancano le lettere dell'alfabeto contrassegnanti il nome e cognome dello stesso e strettamente prescritte dalla normativa sabauda, cfr. A. Bargoni, Mastri orafi e argentieri in Piemonte dal XVII al XIX secolo, Torino, 1976, pp. 15-18, tav. XII. La presenza di semplici motivi decorativi a baccellature che ornano, unitariamente, base, fusto e sottocoppa del calice in esame permette di ipotizzare una datazione intorno al secondo quarto del secolo. Si veda, per un confronto del simile decoro a baccellature, un calice, datato alla metà del XIX secolo, conservato nella confraternita di S. Ambrogio a Genova Voltri, punzonato con il delfino e la croce dei ss. Maurizio e Lazzaro, cfr. F. Franchini Guelfi, Argenti e metalli, in La Liguria delle Casacce devozione, arte, storia delle confraternite liguri, catalogo della mostra (Genova, Palazzo Reale, Teatro del Falcone, Palazzo Spinola, Palazzo Doria Spinola, 8 maggio-27 giugno 1982), Genova, 1982, pp. 158, 331, n. 209, fig. 225. La soluzione decorativa con la baccellatura, tuttavia, non risulta essere peculiare della produzione della prima metà del XIX secolo, come attestato, a titolo di esempio, dalla presenza dello stesso ornato su una pisside conservata nella chiesa di S. Anna di Acceglio, frazione Chialvetta, opera di argentiere piemontese e databile intorno al 1790, S. Damiano, scheda n. 45 in B. Ciliento-G. Einaudi (a cura di), Immagini di fede in Val Maira. Il museo della Confraternita di Acceglio, Cuneo, 1998, p. 192, oppure nel caso di un calice con motivi a perlinature e baccellature, di estrema semplicità, di bottega genovese, datato al 1707, cfr. G. Roccatagliata, Argenti genovesi, Genova, 2002, p. 85. Parimenti, al di fuori della produzione piemontese, si può citare, a titolo di esempio, un calice conservato a Firenze, presso la Basilica di S. Lorenzo, opera di Giuseppe Agricola (Bauer), personalità di rilievo nella Roma della seconda metà del Settecento, datato alla fine del XVIII secolo, cfr. E. Nardinocchi, scheda 3.32, in San Lorenzo i documenti e i tesori nascosti, catalogo della mostra (Firenze, Complesso di San Lorenzo, 25 settembre-12 dicembre 1993), Firenze, 1993, pp. 188-189
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100087897
  • NUMERO D'INVENTARIO 2016/ 109 S.M
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1993
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
    2016
  • ISCRIZIONI piede/ interno/ su etichetta rett. adesiva - 2016 - caratteri numerici - a penna/ rosso -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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