Sposalizio di Maria Vergine
dipinto,
Bartolo Di Fredi (attribuito)
1330 ca./ 1410
Scene delimitate da una striscia decorativa formata da un motivo vegetale cui si alternano dei volti evangelici entro cornici mistilinee; la balza a finti lacunari di marmi misti rossi e neri con una cornice a fogliette alla sommità; nelle vele della volta sono figurati, entro cornici mistilinee i quattro Dottori; le nervature della crociera sono decorate con un mtivo fogliaceo entro cornici polilobate
- OGGETTO dipinto
-
ATTRIBUZIONI
Bartolo Di Fredi (attribuito)
- LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Agostino
- INDIRIZZO Piazza di S. Agostino, San Gimignano (SI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Degli affreschi, un tempo cmpletamente ricoperti dallo scialbo, alla metà dell'Ottocento era visibile soltnto la Natività della Vergine. Poco dopo fu scoperto anche la Dormitio Virginis. Nel 1912 furono trovate tracce degli affreschi soprastanti le scene già visibili, ma solo alla fine del 1932 Cesare Vagarini fu incaricato della totale rimozione dello scialbo e del restauro degli affreschi. I lavori andarono avanti, tra molte difficoltà fino al 1936. Un frammento, che raffigura tre volti femminili, staccati a massello sulla sinistra della scena con la Presentazione al tempio, si conserva nel locale della Pinacoteca. L'attribuzione a Bartolo di Fredi, avanzata da Pini C. e poco confermata da Crowe e Cavalcaselle, è stata messa in dubbio solo da Graham e Derbishire, che indicarono quale autore un pittore della cerchia di Simone Martini e Lippo Memmi. La tendenza a proporre i grandi testi pittorici della prima metà del secolo, in particolare dei fratelli Lorenzetti, ma anche dell'ambito martiniano, evidente nelle opere di Bartolo di Fredi (si ricordi almeno la Presentazione al tempio proveniente da questa stessa chiesa e oggi al Louvre che ricalca quasi alla lettera quela dipinta da Ambrogio Lorenzetti del 1342, oggi agli Uffizi), assume in questi affreschi valore esemplare. Più volte è stata notata la dipendenza da dipinti di Pietro Lorenzetti sul tipo della Natività di maria del 1342 oggi al Museo dell'Opera del Duomo di Siena, e probabilmente sono qui seguite da vicino le Storie della Vergine affrescate dai fratelli Lorenzetti sulla facciata dell'Ospedale di S. Maria della Scala nel 1335, oggi distrutte, cofermando il ruolo primario avuto dal pittore nel processo di consolidamento di un illustre tradizione pittorica cittadina basata sui grandi esmpi del primo Trecento. Assai controversa è la collocazione all'interno del percorso del pittore: per una datazione precoce nel corso degli anni Sessanta, si espressero Crowe e Cavalcaselle, Weigelt, Brandi, Perkins, Castelnuovo, Berenson mentre per Van Marle, Tosi, Rigatuso si tratterebbe di dipinti eseguiti intorno al 1390. Un confronto can la Madonna dela Misericordia di Pienza, datata 1364, fa indicare la prima soluzione più databile
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900183733-3
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Siena e Grosseto
- DATA DI COMPILAZIONE 1984
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0