secchiello per l'acqua benedetta, elemento d'insieme di Belli Vincenzo (metà sec. XIX)

secchiello per l'acqua benedetta, 1842 - 1859

La base piatta, liscia e lucida, a sezione circolare, è impostata su un alto gradino liscio e, restringendosi in un breve collo, si raccorda alla coppa emisferica. Questa reca, sul fondo, un doppio giro di foglie d'alloro: quelle in primo piano, in leggero rilievo e dal profilo frastagliato, sono zigrinate con nervatura centrale lucida; quelle in secondo piano, appena incise, sono quasi piatte, lisce e lucide. Più in alto è inciso lo stemma Corsi. La coppa, alla sommità, si restringe in una gola liscia e lucida, per poi allargarsi di nuovo, terminando con un orlo sporgente impreziosito da una cornice con greca e piccole corolle di fiori su campo puntinato. All 'orlo sono fissati due manici ad anse in quadrello, che nascono dal fondo della coppa; su di essi si inserisce, entro occhielli, il manico. (Continu a in OSS)

  • OGGETTO secchiello per l'acqua benedetta
  • MATERIA E TECNICA argento/ martellatura/ sbalzo/ cesellatura/ bulinatura
  • ATTRIBUZIONI Belli Vincenzo (1828/ 1859)
  • LOCALIZZAZIONE Museo dell'Opera del Duomo
  • INDIRIZZO Piazza del Duomo, Pisa (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il secchiello appartenente al servizio in argento dorato del cardinale Cos imo Corsi (1798-1870), arcivescovo di Pisa dal 1853 al 1870, reca caratteri stilistico-formali prettamente neoclassici. La forma, grazie soprattutto alla struttura particolare dei due manici, riproduce quella di un cantharos greco e si ritrova replicata molte volte in disegni ed in argenterie del la bottega dei Belli. A titolo di esempio possiamo citare un disegno di zuccheriera realizzato da Giovacchino Belli tra il 1815 e il 1822 (riprodotto in: C. Bulgari, "Argentieri, gemmari e orafi d'Italia", Roma, 1958-1959, vol. I, p. 125), una zuccheriera (riprodotta in: S. Fornari, "Gli argenti romani", Roma, 1968) eseguita dallo stesso forse seguendo quel modello ed una zuppiera (in: S. Fornari, "Gli argenti romani", Roma, 1968) di Pietro Belli che si avvicina molto ad un suo disegno, in cui sono raffigurate varie suppellettili per la tavola, che presentano tutte forme tratte da oggetti antichi, come l'urna cineraria ed il cantharos (in: C. Bulgari, "Argentieri, gemmari e orafi d'Italia", Roma, 1958-1959, vol. I, tav. 8, p. 121)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà persona giuridica senza scopo di lucro
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900662176-16
  • NUMERO D'INVENTARIO 2014OPAOA00662176_16
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • DATA DI COMPILAZIONE 2003
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
    2014
  • STEMMI Coppa - religioso - Stemma - Corsi - Scudo corniciato da un nastro a doppio festone dal quale pende la croce de ll'Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano sovrastata da una corona. (Segue in OSS)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

FA PARTE DI - BENI COMPONENTI

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Belli Vincenzo (1828/ 1859)

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1842 - 1859

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'