Bologna, basilica di San Giacomo Maggiore. Veduta del portico bentivolesco sul fianco sinistro

positivo, post 1891 - ca 1907

Il positivo, incollato ad un supporto secondario in cartoncino grigio (di egual misura: sono stati rifilati assieme), è stato collocato in una busta di carta conservazione e posto orizzontalmente entro una scatola di materiale inerte (all'interno i fototipi sono ordinati secondo il nuovo inventario assegnato)

  • OGGETTO positivo
  • SOGGETTO Scultura - Rilievi - Fregi
    Italia - Emilia Romagna - Bologna - Basilica di San Giacomo Maggiore - Oratorio di Santa Cecilia - Portico bentivolesco
    Architettura sacra - Chiese - Loggiati - Colonne - Capitelli
  • MATERIA E TECNICA CARTA
    albumina
  • MISURE Misura del bene culturale 0800676064: 176x228 mm
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI Poppi, Pietro (attribuito): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le due albumine P_000746 e P_000747 sono tratte dal medesimo negativo 151, conservato presso le collezioni Genus Bononiae della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e realizzato dal fotografo centese Pietro Poppi (1833-1914), titolare della ditta Fotografia dell'Emilia. Nonostante P_000746 presenti misure inferiori rispetto all'altra stampa (per via dei margini ampiamente rifilati), l'inquadratura scorciata del portico di San Giacomo Maggiore a Bologna è la medesima. P_000747 mostra nell'angolo inferiore destro una vistosa cesura dell'immagine dovuta ad una lacuna della lastra negativa, che effettivamente si ritrova nel collodio digitalizzato della Carisbo (https://collezioni.genusbononiae.it/products/dettaglio/14518); nonostante le dimensioni minori, P_000746 sembra invece poter essere stata realizzata prima della rottura della matrice. Secondo quanto indicato nella scheda del negativo, la ripresa venne eseguita tra il 1871 ed il 1879 (vedi link precedente). La realizzazione dei positivi è da collocarsi piuttosto dopo il 1891, anno di istituzione dell'Ufficio regionale per la conservazione dei Monumenti dell'Emilia, primo ente costitutore dell'archivio fotografico, da cui nascerà la Soprintendenza ai Monumenti di Bologna. Il timbro circolare ad inchiostro violetto di quest'ufficio compare nel verso del supporto di P_000746: anche se già dal 1902 gli enti di tutela vennero denominati soprintendenze (legge 185 del 12 giugno), soltanto nel 1907 furono istituite ufficialmente 47 soprintendenze italiane (legge 386 del 27 giugno), anno che viene posto indicativamente come ante quem per l'albumina con il timbro. Per P_000747 si propone invece il termine del 1910 circa per via della tecnica di stampa all'albume (dal 1907 la ditta era già proprietà dei successori di Poppi, vedi Osservazioni). Di fondazione duecentesca, la basilica degli agostiniani di Bologna intotolata all’apostolo Giacomo Maggiore, divenne nel XV secolo la chiesa gentilizia dei Bentivoglio, signori della città prima del passaggio allo Stato della Chiesa. In merito agli interventi conservativi che interessarono il complesso si precisa un restauro negli anni Venti dell’Ottocento del portico bentivolesco affacciato su via Zamboni, già strada San Donato; in quell’occasione vennero alla luce le celle sepolcrali occluse sul fianco sinistro della chiesa, ma oltre alla scoperta non si procedette con ulteriori lavori (la scoperta non diede però impulso a nuovi lavori di ripristino se nel 1886 le sepolture vennero nuovamente esaminate e richiuse: soltanto nel 1962-1963 furono oggetto di un definitivo recupero; vedi Aprato 1967, p. 67). In seguito, nel 1901 l’edicoletta posta sulla cuspide di facciata, contenente la statua del santo apostolo, venne ripristinata a livello statico (Faccioli 1901, pp. 17-18). Dal principio del Novecento in avanti gli interventi s’intensificarono: 1906 demolizione del portico tardocinquecentesco addossato alle mura del Mille verso piazza Verdi; 1914-1915 scoprimento delle cupole del coperto (rifinite da embrici e squame in cotto); 1950 restauro delle finestre delle cappelle radiali con integrazione delle ghiere in cotto e con apertura di quelle tamponate; 1953-1954 ripristino del rosone della facciata; 1962-1963, oltre al sopra citato recupero delle celle sepolcrali, fu restaurato dell’oratorio di Santa Cecilia; 1964-1966 tinteggiatura di buona parte dell’interno
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800676064
  • NUMERO D'INVENTARIO P_000746
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2018
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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