Chiesa di S. Martino di Giove in Canale

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  • DESCRIZIONE In località Canale, all'interno della diocesi cosentina, si trova un antichissimo cenobio dalla storia millenaria, i cui resti riconducono alla chiesetta monastero di San Martino di Canale. Di fondazione medievale e di stile bizantino, appartenente ad una grangia di Monaci basiliani, dipendeva dall’Abbazia Florense. Negli anni 962-985 fu distrutta dai Saraceni, che costrinsero Sant'Ilarione a trasferirsi nel Sannio, con i suoi ventinove compagni. La sua importanza è dovuta al fatto che nel 1202 vi trovò la morte l’abate Gioacchino da Fiore, mentre dirigeva dei lavori di riadattamento. I lavori furono ultimati dall'abate Matteo Vitari, che, nel 1220, ottenne dal re Federico II il "tenimento" della grancia di Canale. Di questa chiesa monastero si sa, inoltre, che, a partire dal 1765, sia stata trasformata in casa padronale. Originariamente era formata dall’abside e da due cappelle laterali, delle quali ne è superstite solo una. Dell'antica chiesa rimane, oggi, solo un'abside di forma semicircolare. Negli anni 2014-2015 è stato realizzato un imponente lavoro di restauro, il cui Direttore scientifico dei lavori fu il Funzionario Architetto della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le province di Catanzaro, Cosenza e Crotone, dott. Pasquale Lopetrone, così come dettagliamente descritto nel suo libro "San Martino di Giove a Canale di Pietrafitta - Tomba dell'abate Gioacchino da Fiore - Restauri 2014-2015". Fonti: Webspace Monumenti - http://web.tiscali.it/pietrafitta/pietrafitta/pagine/m onumenti.htm; Enrichetta Salerno, Completato il restauro alla Chiesa di San Martino di Giove a Canale di Pietrafitta (CS), ove morì l'Abate Gioacchino da Fiore - Un libro documenta i lavori e la storia dell'immobile, in Ministero per i Beni e le Attività Culturali, https://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Comunicati/visualizza_asset.html_912535416.html

DOVE SI TROVA

indirizzo via Stadio (CS), Calabria