Castello Aragonese a Castrovillari

a cura di Dalila Segoni, Veronica Santoni, pubblicato il 30/08/2022

Fotografo non identificato, Castrovillari - Castello, esterno, 1926-1950, gelatina ai sali d'argento, MPI6052202 Fondo MPI, Archivi Fotografici ICCD
Fotografo non identificato, Castrovillari - Castello, esterno, 1926-1950, gelatina ai sali d'argento, MPI6052202

dal Catalogo

Il castello Aragonese di Castrovillari venne innalzato per volere del re Ferdinando d’Aragona (1488-1550) nel 1490 sui resti di un fortino più antico, in un punto strategico per il dominio delle zone che circondano la cittadina. Infatti, quello che colpisce della costruzione in questione, è la sua imponenza: si erge solenne sulle valli che cingono la città.

Il castello venne impiegato fin da subito come prigione, tanto da essere considerato uno dei più terribili luoghi di detenzione non solo dell’antichità; infatti rimase attivo fino al 1995. Basti pensare che il mastio – oggi simbolo della città – venne rinominato “torre dell’infame” a causa delle severe torture che furono inflitte ai condannati.

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