6 aprile 2009. L'Aquila

a cura di Milena Russo

Il 6 aprile del 2009, alle ore 3:32, una violenta scossa di terremoto colpì l’Aquila e il territorio abruzzese. Il sisma, di magnitudo 6.3 (Maw), provocò 309 vittime e oltre 1500 feriti, causando gravi danni alle strutture pubbliche e private e all’inestimabile patrimonio artistico-culturale della zona colpita. 


L’Aquila, aprile 2009: la devastante scossa di terremoto ha già sorpreso nel sonno la città e i suoi abitanti. All’indomani del drammatico evento, Antonio Di Cecco, fotografo e ingegnere aquilano, decide di avviare una ricognizione dolorosa, documentando repentinamente la zona rossa dell’Aquila. Gli scatti – entrati nelle collezioni dell’ICCD (fondo Progetti di fotografia contemporanea) a seguito della mostra Controspazio – La terra negata all’identità (Roma, ICCD, 2011) e confluiti poi nel volume In pieno vuoto. Uno sguardo sul territorio aquilano (Roma, Peliti, 2013), insieme ad altre due sezioni, di un paio d’anni successive e raffiguranti i nuovi insediamenti abitativi limitrofi alla città e i centri minori devastati dal sisma – rivelano l’urgenza di una ricerca che sottende già un dramma. Le immagini forti e istantanee di questi luoghi – di cui si offre una minima selezione – ci parlano, infatti, non solo della necessità di preservare la memoria collettiva dell’evento, ma anche del bisogno di reagire alla disgregazione identitaria consumatasi post-evento, attraverso un lento processo di riappropriazione di quei territori, noti da sempre e ora, improvvisamente, estranei.

L’Aquila, settembre – ottobre 2009: sono passati ormai diversi mesi dall’evento sismico, eppure le macerie occupano ancora molte delle strade deserte della città. A testimoniarlo è il triste fotoreportage dell’architetto e professore Giorgio Stockel, già autore di un nucleo di fotografie raffiguranti L’Aquila e la sua trasformazione urbana tra il 1975 e il 1983. Fedele alla storica suddivisione della città in Quarti (quartieri), il fondo (con scatti dal 2009 al 2014) – parte anche del volume «Mamma, cos’è la Piazza?». L’Aquila dopo il terremoto del 6 aprile 2009 (Roma, Aracne, 2013) – ripercorre il dramma del terremoto strada per strada, restituendo alla comunità aquilana – insieme al precedente lavoro e in un doloroso confronto – una rigorosa, capillare e ragionata memoria della città. Se ne propone una selezione che, in ordine di Quarto, dal centro verso le aree più esterne, ci racconta lo stato d’abbandono vissuto dall’Aquila e dagli aquilani, né troppo né poco tempo dopo il sisma. Uno stato che li accompagnerà per molti anni a seguire, ancora.

Bibliografia

Di Cecco Antonio, Cestelli Guidi Benedetta (a cura di), In pieno vuoto. Uno sguardo sul territorio aquilano., Roma, 2013 , pp. 120, 78 fotografie in bicromia
Pubblicato con la collaborazione dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione.

Stockel Giorgio, "Mamma, cos'è la Piazza?". L'Aquila dopo il terremoto del 6 aprile 2009., Roma, 2013 , p. 712

Bibliografia in rete

Protezione civile, 09/11/2020 (LINK)