L'oculo della volta

a cura di Dalila Segoni, pubblicato il 05/02/2021

Sulle altre pareti dello sfarzoso ambiente, sono rappresentati dei finti tendaggi che dovevano essere ricoperti di tessuti particolarmente preziosi. Il vero spettacolo racchiuso all’interno della “Camera degli Sposi” è nel soffitto; infatti, il Mantegna, con estrema abilità, ha realizzato un finto oculo per simulare un’apertura nel soffitto costolonato e fastosamente decorato. 

Fratelli Alinari, Mantova - Palazzo Ducale, Castello di S. Giorgio, Camera degli Sposi, volta, particolare dell'oculo, gelatina ai sali d'argento, MPI6030659 Fondo MPI, Archivi Fotografici ICCD
Fratelli Alinari, Mantova - Palazzo Ducale, Castello di S. Giorgio, Camera degli Sposi, volta, particolare dell'oculo, gelatina ai sali d'argento, MPI6030659

All’interno di una cornice vegetale, il pittore ha dipinto un cielo azzurro: la visione è dal basso e l’osservatore, con il naso all’insù, si accorge che alcuni personaggi ricambiano il suo sguardo. Vi è una balaustra marmorea decorata con tondi, da qui si affacciano delle figure femminili: una nobildonna con la sua domestica e altre fanciulle. Inoltre, diversi putti sono affacciati o aggrappati alla balaustra, mostrando le nudità in scorci stupefacenti. Il pittore ha dipinto tra i putti che si affacciano, un grande pavone. Il Mantegna ha inserito il particolare di un vaso visto dal basso verso l’alto: è appoggiato tra la balaustra e un bastone. Mirabile l’abilità con cui l’artista realizza i corpi scorciati dei putti; mentre, contro l’azzurro del cielo si stagliano delle nuvole.

Bibliografia

Rodolfo Signorini, Lettura storica degli affreschi della Camera degli Sposi di Andrea Mantegna., Journal of the Warburg and Courtauld Institues, volume 38, 1975 , pp. 109 - 135

Rodolfo Signorini, Opus hoc tenve: la "archetipata" camera dipinta detta "degli Sposi" di A. Mantegna. Lettura storica iconografica e iconologica della più bella camera del mondo., Mantova, 1985 , p.