Menhir di Costa Bevino (strutture per il culto luogo di culto rupestre)

Sanremo,

Costa Bevino è un poggio allungato e piuttosto pianeggiante ubicato lungo l'importante dorsale, sede di un antichissimo percorso di transumanza di probabile età preromana, con ipotetiche funzioni di confine (come suggerito da N. Lamboglia) che costituisce il crinale che conchiude verso ovest il comprensorio di Sanremo. Le caratteristiche morfologiche inducono a ipotizzare che tale sito fosse un insediamento, oltre ad essere caratterizzato da un ottimo controllo del territorio. L'evidenza archeologica, ubicata in corrispondenza della massima elevazione della dorsale, venne segnalata alla Soprintendenza Archeologica della Liguria dall'Istituto Internazionale di Studi Liguri- Gruppo Ricerche del Museo di Sanremo (Lorenzelli e Palermo) nel giugno 2004. Si tratta di un monolite lungo ed affusolato, in arenaria quarzosa, delle dimensioni di cm.300x95x45; il reperto giace coricato con orientamento SE-NO e con base collocata a NO. L'evidente lavorazione delle due superfici laterali suggerisce che la forma del masso sia stata ottenuta artificialmente; si notano infatti varie solcature e segni di sbozzatura per regolarizzarne l'andamento, e alcuni segni lineari, oltre a due ipotetiche coppelle sulla superficie a vista. Qualche decina di cm. verso SO si nota inoltre, sul terreno, un avvallamento, ormai quasi colmato, che potrebbe dubitativamente essere interpetabile come la fossa di alloggiamento del manufatto. La ricognizione sul sito effettuata nel corso del Progetto Pnente della Soprintendenza nel maggio del 2005, non ha restituito purtroppo alcun materiale; sono state tuttavia osservate a N dell'evidenza, alcune cortine murarie in parte fuori terra, già segnalate da Palermo e Lorenzelli come "mura di tipo megalitico", oltre a due agglomerati di pietre e terra dubitativamente interpretabili in via preliminare come spietramenti a scopo agricolo dell'area, anche se non possono essere del tutto escluse altre interpretazioni, come quella di ipotetici tumuli, se non altro sulla base del confronto con analoghe formazioni attestate nel comprensorio (tra cui Pian del Re e Costa di Campo Bandito). L'area è stata da sempre luogo di confine, come attestato dalla presenza di termini litici su tutta la dorsale (uno poco a S dell'evidenza, lungo il sentiero); tuttavia non pare corretto attribuire una funzione del genere al manufatto in questione, più che altro in considerazione del modulo totalmente differente rispetto agli altri termini analizzati

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