insediamento area urbana
Le dimensioni della città romana di Herculaneum, distrutta nel 79 d.C. dall'eruzione vulcanica che determinò anche la scomparsa di Pompei, non erano particolarmente estese, è stato ipotizzato che la superficie complessiva racchiusa dalle mura fosse di circa 20 ettari, di cui gli scavi hanno consentito il recupero di circa 4,5 ettari. L'area archeologica attualmente visibile è costituita prevalentemente, ad eccezione delle terme e della palestra, da abitazioni private di età imperiale di diversa tipologia. Nonostante la storia plurisecolare del sito, dunque, gli scavi hanno riportato alla luce solo una parte della città antica, cosicché gran parte dell’antica Herculaneum rimane ancora sepolta sotto terra, obliterando l’area forense, gli edifici sacri e civili pubblici. L’impianto urbano era presumibilmente articolato su almeno tre decumani intersecati da cinque cardini. . Il limite meridionale della città, in buona parte riportato alla luce, mostra grandi fornici che reggono terrazze con le terme suburbane e le grandi domus private
- OGGETTO insediamento area urbana
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MISURE
Area: 4,5 ha
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CLASSIFICAZIONE
[Siti archeologici]
- LOCALIZZAZIONE Ercolano (NA) - Campania , ITALIA
- INDIRIZZO Corso Resina, 87, Ercolano (NA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Dionigi di Alicarnasso attribuisce la fondazione mitica della città ad Eracle di ritorno dall’Iberia, mentre Strabone riferisce che la città fu dapprima in mano agli Opici-Osci, poi agli Etruschi ed ai Pelasgi ed infine ai Sanniti. Al pari di Pompei e di Stabiae, anche Ercolano dovette rientrare nell’orbita della confederazione nucerina. Ribellatasi a Roma durante la Guerra Sociale, venne assalita e conquistata nell’89 a.C. dal legato di Lucius Cornelius Sulla, Titus Didius, e fu quindi interessata dal processo di municipalizzazione condotto dai Romani che investì tutta l’Italia centro-meridionale. La vita della città fu infine bruscamente interrotta dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Col tempo il ricordo dell’ubicazione dell’antica città romana si perse, e solo nel 1710 un contadino, Ambrogio Nucerino, scavando un pozzo per irrigare il proprio orto, recuperò molti frammenti di marmo pregiati. Nel 1738 il re Carlo III di Borbone ordinò sistematiche esplorazioni del sito attraverso lo scavo di cunicoli. Solo nel 1828 hanno avuto inizio gli scavi a cielo aperto, interrotti nel 1875 e ripresi nel 1927 ad opera di Amedeo Maiuri, che nel corso dei lavori portati avanti fino al 1958 riuscì a riportare alla luce, consolidare e restaurare quasi tutta l'area attualmente visitabile. Altre campagne di scavo sono state condotte nei decenni successivi fino alla fine del Novecento, consentendo il recupero di altre aree, tra cui parte della Villa dei Papiri
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500919866
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Parco Archeologico di Ercolano
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0