statuetta femminile

Canosa di Puglia, SECOLI/ III a.C

La statuetta fittile di suonatrice di lira (liricine), realizzata a matrice bivalve e rifinita a stecca, fu rinvenuta tra gli ex voto di una stipe votiva, individuata a sud del tempio. La figura femminile è rappresentata stante nell’atto di suonare la lira; indossa una stola, che scende verticalmente fino al ginocchio destro, sovrapposta a un lungo chitone; il ginocchio sinistro è piegato e leggermente rialzato, poggiato su un sostegno non visibile, per sorreggere la lira; lo strumento viene suonato con braccio destro, che attraversa il corpo. I tratti del volto sono molto pronunciati: i capelli appaiono suddivisi in due ciocche che si congiungono nella zona occipitale; sono visibili due orecchini a disco; la testa è adornata da un basso diadema. Il retro dell’esemplare non è rifinito, presenta foro sfiatatoio; è cavo e con pareti sottili

  • OGGETTO statuetta femminile
  • MATERIA E TECNICA Reperti archeologici/ argilla/ ritocco a stecca
  • MISURE Misura del bene culturale 1600389172: 15x4 cm
  • CLASSIFICAZIONE Scultura
  • LOCALIZZAZIONE Canosa di Puglia (BT) - Puglia , ITALIA
  • INDIRIZZO Strada Vicinale S. Lucia, Canosa di Puglia (BT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Importantissimi dati sulle fasi di vita e sulle dinamiche di culto del santuario sono emersi dallo scavo di un grande scarico di materiali, individuato a sud del tempio, comprendente ex voto e materiale edilizio del complesso cultuale, scaricati nella fossa (stipe) durante le fasi di distruzione e smantellamento delle strutture all’epoca della costruzione della basilica. Gli ex voto offerti nel tempio, per il loro valore sacrale, non potevano essere distrutti o dispersi, e per questo, una volta rimossi, venivano seppelliti in grandi fosse (stipi o depositi votivi). Questi oggetti erano dedicati a culti di carattere salutare, connessi con la guarigione, in auspicio o in ringraziamento di un favore richiesto alla divinità; in particolare le numerose statuette fittili femminili erano legate al tema della riproduzione, come richiesta propiziatrice di fecondità. Per la statuetta fittile è difficile fornire una corretta interpretazione funzionale, essendo le rappresentazioni delle musicanti un soggetto poco utilizzato nella piccola plastica. Tali raffigurazioni si ritrovano per lo più in contesti legati al teatro e/o alla sfera dionisiaca. Il reperto trova confronti, dal punto di vista stilistico, con una statuetta conservata al Museo Archeologico Nazionale di Taranto, che adotta il medesimo schema iconografico della suonatrice di lira, ma si differenzia per la posizione seduta con la lira sulla gamba destra
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • SPECIFICHE DI REPERIMENTO La statuetta proviene da una grande discarica di materiali individuata nell’area cultuale sul Colle di San Leucio, dove sono stati rinvenuti i resti di un tempio italico dedicato alla dea Minerva, una basilica paleocristiana e una necropoli altomedievale. Dalla stipe sono stati recuperati numerosi oggetti ceramici e in coroplastica figurata, pesi da telaio, vetri, lucerne, oggetti metallici e monete, oltre a materiale edilizio del complesso cultuale, scaricati nella fossa durante le fasi di smantellamento delle strutture all’epoca della costruzione della basilica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600389172
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia
  • ENTE SCHEDATORE Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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