domus
L'edificio residenziale fu costruito secondo lo schema italico della domus ad atrio, con impluvio centrale, intorno al quale si distribuivano diversi ambienti. I vani presentavano soglie di calcare, muri in opera incerta e pavimenti decorati in signino o in terra battuta. Le pareti di alcuni ambienti della domus presentavano pitture parietali con decorazioni geometriche e vegetali, associabili alle caratteristiche del IV stile. La struttura, caratterizzata da dislivelli interni, fu progressivamente ampliata verso la parte posteriore, sebbene condizionata dalla presenza di un vicino quartiere artigianale, con impianti funzionali a piccoli opifici. E’ documentata, inoltre, la presenza di una via cava realizzata per superare il forte pendio del Colle Montescupolo, che risultava lastricata nel tratto sommitale e dotata di una rampa gradinata nella trincea inferiore
- OGGETTO domus
-
CLASSIFICAZIONE
struttura abitativa
- LOCALIZZAZIONE Canosa di Puglia (BT) - Puglia , ITALIA
- INDIRIZZO Via Guglielmo Marconi, 17, Canosa di Puglia (BT)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L’antica Canusium (Canosa di Puglia), le cui tracce di frequentazione risalgono all’età del Bronzo (II millennio a.C.), fu prima un insediamento daunio, caratterizzato da nuclei sparsi intorno a un’acropoli centrale; divenne poi alleata di Roma nel 318 a.C. e acquistò lo statuto di municipio nell’88 a.C. Il processo di romanizzazione comportò, dal punto di vista urbanistico, una serie di trasformazioni dell’assetto dell’abitato, che si dotò di una cinta muraria, di edifici pubblici e di un reticolo viario pianificato nel quale si inserirono i quartieri residenziali. Il centro urbano godeva anche del passaggio della via Traiana. Durante l’età antonina (fine del II secolo d.C.), quando la città fu elevata al rango di colonia con il nome Aurelia Augusta Pia Canusium, la città conobbe un grandioso intervento urbanistico, riconducibile alla figura del mecenate Erode Attico, volto alla costruzione di opere pubbliche (tempio di Giove, l'acquedotto, due edifici termali e un arco lungo la via Traiana). In aree extraurbane, al di là delle mura urbiche, erano ubicati alcuni nuclei funerari ipogeici scavati nel tufo e la più vasta necropoli presso il torrente Lamapopoli, realizzata nel II secolo d.C. e in uso almeno fino al VI secolo d.C. L’importanza politica e amministrativa di Canosa crebbe ancor di più in età tardoantica (IV-VI secolo d.C.), quando divenne capoluogo della provincia di Apulia et Calabria, in cui avevano sede i governatori e una delle più importanti diocesi. Si registra in questa fase l’edificazione di numerosi e importanti edifici di culto, legata soprattutto agli interventi del vescovo della città Sabino (514-566? d.C.)
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
-
CONDIZIONE GIURIDICA
dato non disponibile
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600389181
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia
- ENTE SCHEDATORE Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0