Metropolitana di Milano - Stazione di Caiazzo della linea 2

Milano, 1962/00/00 - 1962/00/00

Il progetto di entrambe le stazioni, inserite peraltro nel contesto più ampio delle linee 1 e 2 della metropolitana milanese, si basa su un sistema ripetibile fondato su una casistica di pannelli prefabbricati e sull'unificazione di alcuni elementi a cui corrimani, segnaletica, accensi e illuminazione. I rivestimenti perimetrali dei mezzanini delle banchine sono in lastre di pietra artificiale, costituita da granulati, polveri di marmi e pietre e pigmenti colorati su base cementizia. Le delimitazioni delle zone a negozi ed esposizioni sono realizzate da serramenti vetrati costituiti da montanti e traversi di alluminio anodizzato color bronzo. I pavimenti sono realizzati io piastrelle quadrate di gomma nera a bolli. Le pedate delle scale fisse sono realizzate in lastre di serizzo ghiandole levigate - pietra di tradizione milanese che riveste anche la base muraria dei parapetti esterne delle scale di ingresso uscita che si auto segnalano per la loro tonalità diversa dai pavimenti di gomma nera. La rete di illuminazione è costituita da canali orizzontali continui, formati con corpi illuminanti a tubi fluorescenti ancorati a canalette porta-cavi, che superano le differenze di quota delle travi ribassate e offrono un 'idonea lettura agli apparati segnaletici. Per quanto riguarda la segnaletica, affidata al designer Bob Noorda, vime proposto un sistema segnaletico integrato con tutti gli elementi relativi dell'architettura delle fermate, per cui, all'interno del progetto, la segnaletica funge da elemento di immagine unitaria. Sono previste due fasce cromaticamente differenti, poste l'una immediatamente sopra l'altra, che possano dichiararsi come elementi comunicativi distinti. La possibilità di leggere le informazioni dal trano deriva dall'indicazione del nome della stazione che viene ripetuto più volte lungo la fascia perimetrale della stazione proprio per favorire l'identificazione del luogo. La totalità di tutti questi accorgimenti, uniti agli orologi con il quadrante fuori scala ed ai corrimani curvi di colore rosso vivo in tonalità arancione, compongono un importante e forse unico esempio di architettura di interni. In particolare, la stazione della linea metropolitana 1 di Amendola l'arch. Amighetti esegui il progetto della copertura dell'atrio della stazione, impiegando manufatti di resina sintetica fino a quel momento usata per la realizzazione di natanti, nonché la campionatura del rivestimento delle pareti con piastrelle di ceramica, prodotte su apposito disegno e commercializzate dalla dina Campanati, entrambe rimaste in opera e tuttora conservate A differenza perciò delle altre stazioni interrate della metropolitana milanese, essa si pone l'obbiettivo di dialogare maggiormente con l'esterno

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Albini Franco (1905/ 1977)

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Piva Antonio (1936/ In Vita)

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Noorda Bob (1927/ 2010)

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Helg Franca (1920/ 1989)

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1962/00/00 - 1962/00/00

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE