Ex asilo infantile "Principessa di Piemonte"

Chieti, 1919/04/30 -

L’ex asilo è collocato in via Orientale con il fronte principale sulla vecchia strada che congiunge il piazzale Trento e Trieste con la via di Porta Monacisca, dove sorge la chiesa di S. Maria Mater Domini. Il fronte opposto si affaccia sulla nuova via di Porta Monacisca, collegamento eseguito qualche anno prima per congiungere la via appena denominata “Principessa di Piemonte” ed il viale Amendola. In base alla relazione descrittiva relativa al progetto originario, il pianoterreno constava di 7 locali, 3 bagni e corridoio di disimpegno ed ospitava l’abitazione della Direttrice, quella del Custode ed una sala con affaccio sul giardino. Il primo piano, constava di 8 vani, con corridoio e 2 bagni per bambini e bambine; i vani erano adibiti a cucina e refettori, di cui uno utilizzato anche come sala di ricreazione e conferenze, uno per le donne ed uno per bambini. In prossimità del muro di controterra, erano collocati un locale per il deposito carbone ed uno per il termosifone, una cantina ed il vano scale. Il secondo piano, constava di 10 vani: atrio con doppia invetriata, locale per la Direzione, ambulatorio con annesso armadio a muro per medicinali, 4 aule, corridoio di disimpegno, bagno con doccia per bambini e con antibagno per bambine, vano scala e locale per il custode. All’ultimo livello era previsto un loggiato per la cura del sole. L’esposizione dell’edificio era studiato in modo da avere la facciata principale (sulla vecchia strada Orientale) ad Ovest, i refettori e le aule a sud-est ed i bagni a nord. Il fabbricato prima del suo abbandono, fu utilizzato come sede di associazioni. In tale frangente furono apportate alcune modifiche interne. L’edificio presenta linguaggio eclettico sviluppato in maniera indifferente rispetto alle tecniche costruttive. L’architettura presenta specifici valori estetici in relazione al disegno dei fronti e dell’apparato decorativo. Sia per i caratteri formali che per il ricorso a sistemi costruttivi misti (muratura-cemento armato-acciaio) è rappresentativo di un’epoca di transizione. Le fondazioni, sono in parte continue in calcestruzzo di cemento con laterizi dimezzati ed in parte ad archi e pilastri. Durante i lavori “i cavi di fondazione furono spinti per cause imprevedibili a profondità molto maggiori di quelle previste in progetto”. Questo determinò “l’aumento dell’altezza dei piani, l’aumento dei locali rendendo utilizzabili al primo piano per usi di servizio i vani adiacenti al muro addossato al viale Principessa di Piemonte, l’aggiunta di nuovi muri di sostegno e di controripa, l’aumento di altezza delle fondazioni”. L’apparecchiatura costruttiva è in muratura portante di laterizio, con cordoli di colmo in cemento armato cui si riconnettono le travi dei solai in acciaio a doppio T con tavelle. Al di sotto dei pavimenti al pianterreno fu successivamente previsto un vespaio ed una camera d’aria per la copertura degli ambienti sottostanti la terrazza. Anche le scale, a pianta quadrata a 4 rampe, sono con struttura di travi di acciaio. I gradini sono in pietra artificiale con facciavista a graniglia. La copertura, prevista inizialmente a padiglione in legno di abete con tegole alla marsigliese legate con filo di ferro, nel Progetto suppletivo, verrà sostituita con una copertura a terrazzo e strato impermeabilizzante. Le cornici, gli stipiti e le modanature di porte e finestre, elementi qualificanti la figuratività complessiva, sono in pietra artificiale ad imitazione del travertino, connesse ai cordoli di calcestruzzo, in modo che la facciata sia completamente armonizzata con i paramenti ad intonaco rosso. Gli architravi interni sono in cemento armato. Gli intonaci interni sono lisci e gli spigoli completamente arrotondati. I pavimenti sono in mattonelle di cemento oppure di linoleum. Gli infissi di finestre sono in legno abete con la parte superiore apribile a wasistas e le porte hanno spigoli arrotondati per evitare depositi di polvere e facilitare la pulitura. Tra i due fronti è presente un forte dislivello, con l’accesso principale sul lato superiore. Il fronte principale, diviso verticalmente in cinque campate e orizzontalmente in due livelli da una fascia marcapiano modanata, presenta sulle testate, due volumi simmetrici e leggermente sporgenti, con quello di sinistra che ospita le scale, quello di destra aule e spazi accessori. Le due torrette presentano, sul fronte principale, zoccolatura ad intonaco liscio, fascia marcapiano, paraste angolari a bugnato al pianoterreno e lisce al piano superiore ed in corrispondenza di ogni piano, 4 arcate a tutto sesto con cornice modanata, concio di chiave, pilastrini con base modanata, capitello tuscanico e balaustra a riquadrature. Il coronamento delle torrette, su tutti e 4 i prospetti, è definito da una ricca cornice modanata con decorazione a dentelli e ovoli, mensole e da un fastigio con decorazioni con stemma e ghirlande. Le campate centrali, separate da paraste a bugnato e lisce, sono più basse dei volumi adiacenti e presentano terminazione mistilinea, ad arco ribassato e rettilinea. Il portale di accesso, preceduto da due gradini, presenta una doppia cornice: internamente con cornice modanata, arco ribassato e concio di chiave; esternamente con trabeazione piana sostenuta da mensole. Sopra il portale è collocata l’intestazione dell’edificio “Asilo Infantile” a rilievo in bronzo. Adiacenti al portale sono collocate due aperture simmetriche ad arco ribassato, tripartite e con balaustra a riquadrature. Al piano superiore, in corrispondenza di ogni campata, sono presenti tre finestre con davanzale e cornice lineare. Il fronte sul retro, a tre livelli fuori terra, è diviso in tre campate da paraste angolari a bugnato. Il piano terra, con rivestimento a bugnato rustico, è aperto da un portale centrale e da sei aperture simmetriche. Nella campata centrale, in asse con il portale, sono collocati al primo piano un balcone su mensole con balaustra formata da pilastrini e decorazioni in ferro, aperture a tre luci e finestre simmetriche a terminazione rettilinea. Al secondo livello le aperture a tre luci e le finestre simmetriche presentano arco ribassato. Il coronamento, ad arco ribassato, presenta un fastigio su cui è collocata l’intestazione dell’edificio “Asilo Infantile Maria Josè” a rilievo in bronzo. In corrispondenza delle campate laterali, sono alternati rivestimento ad intonaco rosso e fasce intonacate ocra a cui sono sovrapposte aperture a sesto ribassato al primo livello e a tutto sesto al secondo livello. Le torrette sui fonti laterali presentano 4 livelli, piano terra a bugnato rustico, primo livello intonacato con finestre ad arco ribassato, secondo e terzo livello con arcate. Il giardino è definito da muri di sostegno in mattoni facciavista

  • OGGETTO ex asilo infantile
  • AMBITO CULTURALE Eclettismo
  • NOTIZIE Il 29 marzo 1930 vengono apportate modifiche al provvedimento del 24/02/1930. “[…] Visto il proprio provvedimento del 24 febbraio con il quale si approva lo schema di convenzione con la Cooperativa edilizia “Pro Chieti” per la costruzione del nuovo Asilo Infantile; Visto che al n.6 della convenzione medesima è detto “qualora la Cooperativa edilizia “Pro Chieti” dovesse ricorrere ad un’operazione finanziaria presso qualche Istituto per le spese da sostenere per la costruzione dell’asilo, il Comune concede che sia accesa ipoteca per garantire la somma occorrente alla Cooperativa medesima ed in questo caso verserà tante delegazioni in meno per quanto è l’ammontare del debito contratto. Tali delegazioni verranno consegnate allorquando l’Istituto notificherà l’estinzione del debito e la cancellazione dell’ipoteca” […] DELIBERA la modifica: 1) “…La Cooperativa si impegna di contrarre il mutuo con lo stesso respiro consentito al Comune e consegnerà all’Istituto mutuante altrettante delegazioni corrispondenti al servizio di ammortamento del mutuo stesso e richiederà all’Istituto mutuante l’obbligo della riduzione dell’ipoteca a grado a grado che viene ridotto il credito verso la Cooperativa; 2) se il Comune otterrà dalla Cassa Depositi e Prestiti corrispondente mutuo potrà estinguere in qualunque momento il suo debito verso la Cooperativa”. L’8 aprile 1930 Autorizzazione da parte della Prefettura di Chieti all’esecuzione dei lavori con il sistema della trattativa privata e approvazione da parte del Consiglio della Prefettura della deliberazione, del verbale di visita dell’area e del Capitolato Speciale di Appalto
  • LOCALIZZAZIONE Chieti (CH) - Abruzzo , ITALIA
  • INDIRIZZO Via Principessa di Piemonte, 16, Chieti (CH)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Architettura
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300300904
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Abruzzo con esclusione della citta' dell'Aquila e dei comuni del cratere
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Abruzzo con esclusione della citta' dell'Aquila e dei comuni del cratere
  • DATA DI COMPILAZIONE 2019
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA Dettaglio in allegato (1)
    Dettaglio in allegato (2)
    Dettaglio in allegato (3)
    Dettaglio in allegato (4)
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA Rilievo (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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