centro storico, montano, San Giorgio La Molara (XII)

San Giorgio La Molara, XII

Centro montano di antiche origini, sorretto principalmente dalle tradizionali attività rurali. L’abitato è arroccato sulla sommità di un colle e circondato da un fitto bosco di vegetazione mediterranea; il suo nucleo più antico è disposto ad anello intorno a un castello. L’ampio territorio comunale è caratterizzato da un profilo geometrico molto vario: solcato da numerosi torrenti, presenta il tipico paesaggio alto-collinare dei monti del Sannio; i rilievi che vi s’innalzano presentano cime arrotondate ma spesso degradano rapidamente verso le valli fluviali, creando ripide pareti a picco sull’acqua. L’agro comunale è in parte tappezzato da seminativi, in parte ammantato da folte formazioni boschive di cerro, roverella, acero e castagno nonché, al di sopra degli 800 metri di quota, da faggete di considerevole estensione

  • OGGETTO centro storico montano
  • CARATTERI AMBIENTALI Centro dell'Appennino Sannita, posto alla sinistra del fiume Tammaro
  • LOCALIZZAZIONE San Giorgio La Molara (BN) - Campania , ITALIA
  • INDIRIZZO Piazza San Pietro, San Giorgio La Molara (BN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il suo primo popolamento risale al II secolo a.C., quando vi fu deportato un gruppo di liguri bebiani. Inserita nel Medioevo nella contea di Ariano, fu conquistata nel 1137 da re Ruggero il Normanno; il sovrano, abolita la contea di Ariano e creata quella di Buonalbergo, la aggregò a quest’ultima. Nel 1350, in virtù di una bolla di papa Clemente VI, fu annessa al territorio beneventano e divenne possedimento del governo pontificio. Nel XV secolo passò dai Caracciolo ai Gaetani; quando questi ultimi ne furono privati, nel 1504, per non aver reso omaggio a Ferdinando il Cattolico, fu concessa al capitano d’armi Prospero Colonna. Il terremoto del 1688 causò il crollo di 12 case e alcuni edifici sprofondarono in voragini apertesi nel terreno. Tre anni dopo tornò di nuovo ai Gaetani, passando successivamente ai Carafa, ai Cosso, ai Caracciolo (1629) e infine, con l’estinzione di quest’ultima dinastia, nel 1764, alla corte regia. Nel 1702 e nel 1732 due scosse sismiche colpirono gravemente l’abitato. Perla architettonica locale è palazzo Iazzeolla, a pianta quadrangolare, composto da due nuclei di diverse epoche: alla struttura del castello cinquecentesco, di cui si conservano alcune torri angolari cilindriche e due cortili interni a due ordini di arcate, fu aggiunto nel Settecento un palazzo signorile. Settecentesco è anche palazzo Muscetta, a due piani e pianta rettangolare, che ingloba una piccola chiesa. Tra gli edifici religiosi spiccano la chiesa di San Pietro, originariamente contigua a palazzo Iazzeolla, distrutta dal sisma del 1962 e successivamente ricostruita, e un convento domenicano, edificato in occasione dell’anno santo del 1700. Oltre al sisma del 1962, che causò gravissimi danni agli edifici, si registrarono danni altrettanto gravi in seguito al terremoto del 1930 e del 1980
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916825
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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