centro storico, montano, San Marco dei Cavoti, Cenna (denominazione storica), Castellum Sancti Severi (denominazione storica) (XIV)

San Marco dei Cavoti, XIV

San Marco dei Cavoti è un centro montano, sorto nel medioevo in un territorio popolato fin dalla remota antichità; l’economia locale, prevalentemente agricola, si sta progressivamente orientando verso l’industria e il commercio. L’abitato si compone di un nucleo più antico, sulla sommità di un rilievo, e di una parte moderna, che si è notevolmente espansa lungo il tracciato di un’importante arteria viaria con quartieri dalla struttura urbana a scacchiera. Il territorio è solcato da alcuni piccoli torrenti, che s’incuneano nelle pareti rocciose del monte San Marco creando sorgenti e cascate di acqua cristallina. Il paesaggio è quello tipico dell’ambiente alto-collinare campano: i campi coltivati, che predominano nei fondivalle e lungo le pendici dei poggi, si alternano a fitti boschi di quercia, cerro, pino, frassino, acero e castagno, che dilagano invece sulle vette montane

  • OGGETTO centro storico montano
  • CARATTERI AMBIENTALI Centro dell'Appennino Sannita, posto alla sinistra del fiume Tammaro
  • LOCALIZZAZIONE San Marco dei Cavoti (BN) - Campania , ITALIA
  • INDIRIZZO Via Roma, San Marco dei Cavoti (BN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Fu anticamente sede della città sannita di Cenna, alleata dei romani. Nello stesso sito sorse in seguito il Castellum Sancti Severi, distrutto da Ludovico di Taranto durante l’assedio di Apice, nel 1348; i suoi abitanti, insieme a una colonia di provenzali al seguito degli Angioini, fondarono tra il 1351 e il 1385 il primo nucleo dell’odierno abitato. Quest’ultimo, appartenuto agli Shabran, divenne feudo regio e fu poi venduto ai Gaetani, che lo cedettero ai Colonna; l’imperatore Carlo V lo affidò al capitano d’arme Cesare Cavaniglia. Contro i successori di quest’ultimo i sammarchesi insorsero nel 1648, quando passò ai Caracciolo, che la amministrarono fino all’eversione della feudalità (1806). Il terremoto del 1688 causò il crollo di 15 case, nel 1732 un sisma colpì fortemente l’abitato e nel 1805 una nuova scossa causò rilevanti lesioni alle case. Nel corso del XX secolo, tre terremoti causarono danni all’abitato: nel 1930 crollò una casa e numerose vennero lesionate, nel 1962 i danni furono rilevanti mentre nel 1980 le unità edilizie più o meno danneggiate furono 820. Tra gli edifici civili di maggior pregio figurano il quattrocentesco palazzo Jelardi e la torre dei Provenzali, eretta dai francesi nella seconda metà del XIV secolo; il mastio fa parte di un più ampio sistema difensivo, costituito da una cinta muraria che, dotata di quattro porte d’accesso, conserva gli antichi congegni di chiusura. I più importanti edifici religiosi sono la chiesa trecentesca di San Rocco, quella di Maria Santissima del Carmine e il convento di Santa Maria delle Grazie (XVI secolo)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916830
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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