centro storico, collinare, San Nazzaro (V a.C)

San Nazzaro, V a.C

San Nazzaro è un comune collinare di antiche origini, che trae sostentamento da un'economia essenzialmente agricola e pastorale. Il profilo geometrico del territorio comunale presenta leggere ondulazioni; i morbidi rilievi collinari che compongono l'agro sannazzareno sono coperti prevalentemente da seminativi arborati, alternati a pascoli e a fitte formazioni di macchia mediterranea; nel fondovalle cresce invece rigogliosa la vegetazione riparia, che borda le sponde dei corsi d'acqua con filari di pioppi, salici, ontani e tamerici

  • OGGETTO centro storico collinare
  • CARATTERI AMBIENTALI Centro dell'Appennino Sannita, posto tra le valli dei fiumi Sabato e Calore
  • LOCALIZZAZIONE San Nazzaro (BN) - Campania , ITALIA
  • INDIRIZZO Piazza Roma, San Nazzaro (BN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Faceva anticamente parte dell'Agro Tauranino, devoluto al popolo romano in seguito a una conquista di guerra nel 460 a.C.; fu inoltre abitata dai liguri corneliani, che furono qui importati dopo essere stati sconfitti dai romani tra il III e il II secolo a.C. Sottoposta, nell'alto Medioevo, al controllo dell'abbazia benedettina di Santa Sofia, fu donata da re Ruggiero, nel 1133, all'abbazia di Montevergine. Appartenne in seguito ai Sus, da cui passò, con l'estinzione della dinastia, tra i possedimenti della corona. Nel 1497 fu donata da Federico III, con Calvi e Montefusco (di cui era casale), a Giovanni Borgia d'Aragona; tale donazione fu annullata più tardi da Ferdinando il Cattolico che, spogliato Federico III del trono di Napoli, concesse l'abitato al capitano Consalvo di Cordova. Nel 1545 il nipote di quest'ultimo lo alienò a Colantonio Caracciolo, marchese di Vico. Acquistata dai Tomacelli, il feudo fu venduto nel 1589 ai Gesualdo, principi di Venosa; per mezzo di matrimonio passò nel 1613 ai Ludovisi. Il terremoto del 1688 causò il crollo di molti edifici. Nel 1722 fu ceduto ai Caracciolo, per tornare alla corte regia nel 1796; nel 1732 un sisma causò gravi danni all’abitato. A causa del sisma del 1930 crollarono tre edifici e molti altri furono lesionati, si registrarono invece crolli parziali o gravi lesioni a seguito dei successivi terremoti nel 1962 e nel 1980. Molto antica è la chiesa del Carmine, che, rimaneggiata nel corso dei secoli, conserva un crocifisso d'arte medievale e un portale in legno scolpito; sono inoltre ancora visibili i ruderi del castello medievale. Tra i monumenti di moderna costruzione figurano la chiesa di Santa Maria Assunta e il cosiddetto Casino degli Urciuoli, dai soffitti adorni di cornici di stucco e gesso contenenti affreschi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916832
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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