centro storico, di pianura, radiale, Avetrana, Vetrana (denominazione storica) (IX)

Avetrana, IX

Il centro storico della città di Avetrana presenta uno sviluppo irregolare che insiste sul nucleo più antico della città medievale. Pochi sono i resti dell'antica "terra" o "borgo", difatti la città ha un aspetto prevalentemente moderno. Il nucleo più antico della città va ricercato intorno al Torrione, racchiuso tra le attuali via Preti, via Ferrara, largo Cavallerizza e via Parlatano. L'estensione dell'area è riconoscibile all'estremo ovest dell'abitato, dove ancor oggi il centro antico, idealmente chiuso dal solco del fossato e dalla linea delle mura, confina direttamente con la campagna. La pianta è imposta regolarmente su una raggiera di strade rettilinee e divergenti. Tra le testimonianze storico-architettoniche figurano il castello circondato da mura ed eretto verso la fine del XIV secolo su alcune opere difensive di un antico casale, la settecentesca cattedrale di San Giovanni Battista di notevole pregio artistico, la cappella di Santa Maria del Casale del IX secolo, il palazzo degli Imperiali, residenza del principe di Francavilla

  • OGGETTO centro storico di pianura, radiale
  • CARATTERI AMBIENTALI Si colloca nell'entroterra della costa ionica, nelle Murge Tarantine, nella porzione nord-occidentale del Salento, al confine delle tre province di Taranto, di Brindisi e di Lecce, posto su un altopiano che digrada bruscamente verso la pianura
  • LOCALIZZAZIONE Avetrana (TA) - Puglia , ITALIA
  • INDIRIZZO Piazza Giovanni XXIII, Avetrana (TA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Si ritiene che il borgo originario di Avetrana sia nato dalla fusione di tre insediamenti vicini, Santa Maria, San Giorgio e Motunato, distrutti ad opera di saraceni nel IX secolo. Secondo l'Arditi il primo appellativo del casale era Vetustus o Veteranus, solo successivamente fu chiamato Vetrana. L'Albanese fa risalire invece l'origine del paese ad uno stanziamento di milizie "veterane" della vicina città di Oria per la difesa del territorio dalle incursioni saracene. Con la dominazione Normanna il feudo passò alla Contea di Lecce; nel XIV secolo, infeudato al Principe di Taranto, fu donato al barone Vallecchio de Iserio e, dopo pochi anni, al cavaliere Santoro di Bitonto. Alla fine del '400 passo ai Pagano che lo vendettero nel 1587 a Giovanni Antonio Albrizzi, che prese il titolo di Principe di Avetrana. Tra il ‘500 e il ‘600, il borgo si estese in direzione della chiesa Matrice andando ad occupare le odierne via Faboni, Principe di Napoli e del Campanile. Secondo le recenti ipotesi ricostruttive, il borgo era dotato di una cinta muraria e vi si poteva accedere da tre porte non più esistenti: la cosidetta Porticella era posta a sud-est tra via Garbaldi e piazza d'Acquisto, ad ovest vi era Porta Parlatano, sulla via omonima mentre la Porta Grande si apriva nei pressi di Palazzo Pignatelli dove oggi sorge la Torre dell'orologio costruita dopo l'abbattimento della porta nel 1867. Con il XVII secolo l'abitato si espanse oltre le mura, con la creazione di nuovi quartieri. Nel 1639 il feudo fu acquistato dagli Imperiale: Michele, quarto marchese di Oria e principe di Francavilla, fu il primo signore di Avetrana. A lui si devono la risistemazione dell'antico castello e la costruzione del nuovo palazzo. Estintisi gli Imperiale, il feudo passò alla corona di Napoli per essere ceduto più tardi ai Romani che lo detennero fino ai primo del XIX secolo. Nel 1804 fu comprato dai Filo, il conte Massenzio risistemò il palazzo apponendovi il proprio stemma. Il nucleo più antico della città si sviluppa intorno al Torrione, racchiuso tra via Preti, via Ferrara, largo Cavallerizza e via Parlatano. I dati della popolazione evidenziano una crescita costante dell'abitato fino al Settecento. Al 1890 risale la configurazione dell'attuale piazza Vittorio Veneto e la sistemazione dello slargo di fronte alla Matrice, entrambi ricavati dalla demolizione di alcune abitazioni e botteghe
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600365409
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
    (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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