castello, Castello aragonese (SECOLI/ XIII)

Castro, SECOLI/ XIII

Il castello, a pianta rettangolare con quattro torri angolari di diversa forma e dimensione, ha un ingresso protetto da un fossato e da ponte levatoio, ormai rimosso. Si accede al castello dal lato sud, entrando si apre un cortile destinato in origine al deposito di prodotti agricoli mentre un’ampia scala, ora scomparsa, portava ai piani superiori. Nel cortile si affacciano gli ingressi delle stanze del piano terra. Restaurato negli ultimi anni, oggi il castello ospita nelle sale e nel torrione angolare di levante il Museo Civico “Antonio Lazzari” e l’esposizione archeologica permanente “Castrum Minervae: tra Greci e Messapi”, con i reperti provenienti dalle recenti campagne di scavo effettuate nell’area dell’antico tempio dedicato alla dea Minerva

  • OGGETTO castello
  • LOCALIZZAZIONE Castro (LE) - Puglia , ITALIA
  • INDIRIZZO Via Santa Dorotea, 73030 Castro LE, Castro (LE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Abbiamo notizie dell’edificio dai Registri della Cancelleria regia angioina del 1282, anche se si può ipotizzare che l’edificio, definito dallo stesso Carlo d’Angiò “fortezza di rilevanza strategica per la difesa del Regno”, fosse stato edificato sui resti di una precedente struttura normanna, evidentemente innalzata quando l’antica città romana, chiamata Castrum Minervae, passata poi ai bizantini, divenne capoluogo di contea con gli Altavilla. In epoche successive il castello fu proprietà delle diverse famiglie feudatarie che si susseguirono tra XIII e il XVI secolo. L’attuale castello, a pianta quadrata e quattro baluardi agli angoli, risale al XVI secolo quando divenne feudataria del luogo la famiglia Gattinari che ricostruì completamente l’antico maniero nel 1572, dopo che la città venne ripetutamente sottoposta agli assalti dai Turchi e il castello subì notevoli danni. In seguito ad ulteriori attacchi e la distruzione di gran parte dell’abitato di Castro da parte dei Turchi, i quali distrussero anche parte del castello, tra il 1537 e il 1573 l’edificio venne fortificato dal vicerè Don Pedro da Toledo su progetto dell’architetto senese Tribuzio Spannocchi, divenuto ingegnere militare presso la corona di Spagna. La ristrutturazione interessò l’assetto difensivo con la costruzione di una cinta fortificata ad impianto esagonale allungato, munita di un bastione a sperone, di un imponente torre a sud, detta Torre Catalano, una torre circolare e una quadrata chiamata Torre del Cavaliere. Nel corso del XVIII secolo l'edificio andò in rovina e nel 1780 Monsignor Del Duca, vescovo della città, lo ritenne ormai cadente e semidiruto, e dopo una petizione indirizzata al re con il quale chiedeva che fosse restaurato a spese dell’Erario dello Stato, convinse Ferdinando IV ad intervenire per salvare il castello dalla rovina
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600388927
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia
  • ENTE SCHEDATORE Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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