monastero, Monastero di San Nicola di Casole (SECOLI/ XI)

Otranto, SECOLI/ XI

I resti dell’abbazia furono inglobati, a partire dal XVII secolo, da una masseria da cui prende il toponimo, della quale il muro di cinta riflette il perimetro dell’originale estensione casolana. Tra questi, superstiti sono alcuni muri interni della chiesa abbaziale, posta lungo il confine orientale dell’odierna masseria, che permettono di ipotizzare che la chiesa fosse a navata unica di forma rettangolare e divisa in due campate. Costruita in pietra leccese, la struttura romanica della chiesa fu alleggerita nel periodo gotico (XIII-XIV) con l’inserimento di alcuni pilastri polilobati (composto da un insieme di colonne) a sostegno delle pareti, due dei quali ancora superstiti e visibili, per favorire l’apertura di alcune finestre e l’aggiunta del rosone, di cui rimangono alcuni frammenti crollati al suolo. La chiesa ha, infatti, subito nel corso dei secoli diversi aggiornamenti stilistici, registrati dagli storici in cinque fasi fondamentali: la I fase, dopo l’XI secolo, è quella relativa alla fondazione nelle forme del romanico appena descritto; la II e III fase interessano i secoli XII e XV e riguardano interventi di consolidamento strutturale che concernono soprattutto la zona della seconda campata; la IV fase, alle fine del XV secolo, corrisponde alla terribile distruzione del cenobio da parte degli ottomani, nella quale la chiesa venne profondamente danneggiata; la V e ultima fase risale al XVI secolo e riguardava il ripristino di alcune coperture e la costruzione di un abside semiesagonale, che conferì al santuario una nuova conformazione

  • OGGETTO monastero
  • AMBITO CULTURALE Ambito Pugliese
  • LOCALIZZAZIONE Otranto (LE) - Puglia , ITALIA
  • INDIRIZZO SP 87, Otranto (LE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Fondato nel 1098-99 dal normanno Boemondo I, principe di Taranto e di Antiochia, e dal monaco e primo egumeno (abate) Giuseppe, il monastero di San Nicola di Casole, a sud di Otranto in provincia di Lecce, accoglieva la biblioteca più nutrita di tutta l’Europa medievale, divenendo tra XI e XV secolo un crogiuolo intellettuale formato da monaci eruditi, letterati, poeti e scienziati dedicati alla conservazione e alla diffusione del patrimonio storico e letterario greco e latino. Qui, lo scriptorium casulanum era una vera e propria officina di produzione testuale grazie al paziente lavoro dei monaci basiliani, che dividevano le loro giornate tra l’ascesi, la mortificazione, la copiatura di opere teologiche, filosofiche e letterarie e le attività di coltivazione della terra, tra cui la raccolta del grano e l’allevamento. Nicola Nettario (1219-1235), filosofo otrantino ed egumeno del monastero, assicurava, a chi volesse studiare, la maggior parte del vitto, un insegnante e ospitalità senza richiedere alcun compenso
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA dato non disponibile
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600389376
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia
  • ENTE SCHEDATORE Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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