centro storico, collinare, lineare, a scacchiera, Pisticci, Pesticium (denominazione storica, epoca romana) (XI)

Pisticci, XI

Il centro storico si estende su tre colli con impianti urbani differenti che caratterizzano i rioni principali: radiocentrico, lineare e a scacchiera. Lo stesso è stato influenzato, nei secoli, da eventi franosi che ne hanno modificato l'aspetto. Ancora oggi l'ultima fila di case del rione sembra la strada di un paese fantasma, con case disabitate, case demolite solo a metà e porte che non danno sulla strada ma sono sospese in quanto dopo la frana la sede stradale si abbassò di qualche metro. Il centro si caratterizza per abitazioni per lo più a schiera, nella maggior parte dei casi ad un piano, con tetto a capanna: le Casedde, unite le une alle altre in file degradanti dall'alto verso il basso. Diverse emergenze architettoniche caratterizzano, poi, il centro nonchè il castello che si pone diametralmente opposto alla cattedrale

  • OGGETTO centro storico collinare, lineare, a scacchiera
  • CARATTERI AMBIENTALI Le tre colline su cui sorge il centro storico, Serra Cipolla, San Francesco e Monte Como, sono situate nella valle del fiume Basento dove il terreno è prevalentemente argilloso e i versanti sono caratterizzati da profondi calanchi
  • LOCALIZZAZIONE Pisticci (MT) - Basilicata , ITALIA
  • INDIRIZZO Piazza Plebiscito, Pisticci (MT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La sua origine risalirebbe al periodo delle colonie greche. Intorno all'anno Mille diviene feudo dei Normanni e risalirebbe a questo periodo il primo nucleo del centro, ovvero l'attuale rione Terravecchia. Tale nucleo si ampliò sia verso sud, con la contrada Casalnuovo sorta tra il XIV-XV sec., sia verso nord con la contrada di santa Maria del Rito, oltre la contrada Santa Maria del Soccorso. La storia di Pisticci è fortemente legata alle frane che più volte, nel corso del tempo, ne hanno modificato la topografia, la toponomastica e la storia. La frana del 1555 è la prima documentata a Pisticci; quella del 1688 è la più imponente ed ha influito sulla struttura dell'abitato. La notte del 9 febbraio 1688 (rimasta nella memoria collettiva come la "notte di Sant'Apollonia") il centro urbano di allora, costituito dai rioni "Terravecchia", "Casalnuovo" e "Loreto", si spezzò letteralmente in due parti ben distinte: tutto il rione "Casalnuovo" franò sotto il rione "Terravecchia"; il movimento franoso si fermò solo quando incontrò l'enorme mole della chiesa Madre, la cui zona delle fondamenta venne chiamata perciò "Palorosso". Nel 1976, dopo circa tre secoli in cui non si registrarono eventi significativi, a seguito delle piogge di novembre franò una parte del rione "Croci"
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700206413
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio della Basilicata
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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