centro storico, costiero, spontaneo, San Lucido, Clampetia (denominazione storica, periodo bruzio) (XVIII)

San Lucido, 1783 - 1783

L’area del centro storico di San Lucido è delimitata da strade comunali, nello specifico a Nord-Ovest da Via Roma, a Nord–Est da Via Gramsci e a Sud-Est da Via Vittorio Emanuele. AMBITO DI CONTESTO: Costa Paolana. CARATTERIZZAZIONE DEL TERRITORIO: l’abitato ricade in una zona caratterizzata da una morfologia molto complessa. Tracciando una sezione nella direzione E-O, è possibile distinguere due zone morfologicamente differenti: una, la più alta, che parte dal M. Martinella (quota 1100 m s.l.m.), nella quale le pendenze sono elevate; la seconda, più in basso, caratterizzata, invece, da una maggiore uniformità e da pendenze più dolci. CARATTERI IDROGEOLOGICI: tutta l’area circostante l’abitato è stata interessata da una diffusa franosità di diverse tipologie, quali colate, scivolamenti e frane complesse. Il tratto in corrispondenza dell’abitato è caratterizzato da un forte fenomeno erosivo. PAESAGGIO URBANO: Via Roma – Largo Rotonda (bellezze panoramiche/punti di vista/belvedere) SISTEMA VIARIO: Via Roma (percorso di crinale), Corso Umberto (percorso matrice). Corso Umberto, l'antica Via degli Orafi, rimane la via più caratteristica dell’intero centro, lastricata con pietra lavica nera e acciottolato. Attualmente dell’impianto originario del sistema difensivo, è riconoscibile solo una torre a base quadrata posta a Nord, che come le fonti storiche ce ne danno testimonianza, può essere assimilata ai caratteri delle costruzioni propriamente normanne. SISTEMA DIFENSIVO: attualmente dell’impianto originario, è riconoscibile solo una torre a base quadrata posta a Nord, che come le fonti storiche ce ne danno testimonianza può essere assimilata ai caratteri delle costruzioni propriamente normanne. ALTRI SISTEMI CARATTERIZZANTI: l’intero centro storico è caratterizzato dalla presenza di sopportici in pietra che collegano tra loro i vari isolati, ornati spesso con immagini sacre. Solitamente vengono identificati con il nome dei Palazzi sovrastanti o con il nome della strada (Iannuzzi/Cavour/Immacolata/Chiappetta/Camera) e costituiscono, all’interno del centro, elementi architettonici e urbanistici di rilevante pregio. Inoltre, dislocati in vari punti del centro storico, si trovano ceppi in pietra di San Lucido, denominati "puntara" che identificano le costruzioni di epoca medioevale BENI CULTURALI DA VALORIZZARE: Rocca Nicetina /Castello Ruffo

  • OGGETTO centro storico costiero, spontaneo
  • CARATTERI AMBIENTALI AREA STORICO-GEOGRAFICA: catena Costiera Paolana. DESCRIZIONE GEOGRAFICA: il territorio del comune di San Lucido si estende su una superficie 27 kmq. L’altitudine è di 56 m s.l.m. Confina a Nord con Paola e a Sud con Torremezzo, frazione di Falconara Albanese. È bagnato dal mar Tirreno ed il suo lungomare è lungo circa tre chilometri. DEFINIZIONE GEOLOGICA: lo strato geologico dove insiste il comune di Rose è una formazione di origine marina risalente all'era Cenozoica, nell'epoca del Pliocene superiore, calabriano
  • LOCALIZZAZIONE San Lucido (CS) - Calabria , ITALIA
  • INDIRIZZO Via Antonio Gramsci, San Lucido (CS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La denominazione deriva dal nome di un monaco benedettino, San Lucido, vissuto nel convento basiliano di Santa Maria di Persano, situata a due Km dal Centro abitato, oppure da Sant’Aniceto (nome volgarizzato in Nicetum, Lucitu) martire della persecuzione di Diocleziano. Al II - IV secolo a. C. risalgono due insediamenti, uno sul luogo dell’attuale centro storico e l’altro a circa due km a sud est. A testimonianza di questo primo nucleo sono stati rinvenuti diversi reperti archeologici, tra cui diverse monete di bronzo. In contrada Palazzi, sono visibili ancora tracce di mura romane su fondazione greca. Nel 365 d.C., secondo le notizie storiche, la prima edificazione fu distrutta da una violenta frana. I superstiti furono costretti ad allontanarsi e iniziarono a costruire le loro abitazioni nel posto in cui sorge attualmente il centro storico, considerato per la sua posizione un luogo più sicuro. Il primitivo nucleo di abitanti si ingrossò verso il sec. VIII, quando i monaci Basiliani, scacciati dalla Sicilia, si trasferirono in Calabria e, alle falde del monte Sant’Angelo, fondarono il suggestivo convento di S. Maria di Monte Persano. Le terre adiacenti al convento furono coltivate e molte famiglie si stabilirono nei possedimenti della comunità religiosa. A fine del XI secolo la cittadina diventa dominio dei Normanni, guidati da Roberto il Guiscardo, che fu eletto Signore di San Lucido, titolo che rimase al suo successore, Vescovo Arnulfo che, nominato conte, per difendere il villaggio dalle scorrerie dei Saraceni, fece costruire il Castello munendolo di poderose opere di difesa e di un alto fossato. Il castello fu completato il 20 agosto del 1093, e fu chiamato “Nicetum” (Rocca Nicetina) dal greco “NIK” che significa Vittoriosa. La città fu cinta di mura che iniziavano dalla scalinata che dal mare arriva al centro storico, la cosiddetta “Silica”, accanto alla quale si trovava la Porta di Mare o Porta di Basso, per la cui difesa fu costruita una torre armata, ed una simile fu costruita nella parte opposta. In età tardo–gotica e rinascimentale San Lucido fu interessata da due avvenimenti: il calo e poi la scomparsa monastica benedettina con il prevalere di quella francescana. E il passaggio di feudo dagli arcivescovi di Cosenza alle famiglie Sangri, Carafa, Della Tolfa, Ruffo. Dall’anno successivo alla congiura dei baroni, cioè dal 1487 fino all’abolizione dei Feudi stabilita da Murat, cioè fino al 1806, queste famiglie si sono cronologicamente susseguite nel gestire il dominio su San Lucido. In questo periodo si definisce anche tutta la struttura urbanistica del centro abitato, con la costruzione anche di Palazzi appartenenti alle famiglie nobili. Il centro venne ricostruito a seguito dei terremoti del 1783 e del 1905
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800174346
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Cosenza
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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