Mascherata di carnevale a Termeno

XXI

Sulla strada sfilano alte figure mascherate da capre, tenute al guinzaglio da pastori. Le figure battono a tempo le loro grandi mandibole, emettendo un forte suono che si propaga nell’area circostante. Indossano una lunga tunica color corda e maschere ricoperte di pelo e corna. La sfilata è accompagnata anche da maschere di contadini e altre figure travestite in modo caricaturale. Arriva il primo carro che trasporta una grande botte e dieci cesti contenenti mele. Dietro al carro sta seduto un contadino. Segue poi un trattore che trasporta un rimorchio sul quale c’è un grande cesto di rami intrecciati. Nel cesto viaggiano bambini e bambine, accompagnati da uomini travestiti da contadine. Una folla di persone aspetta l’arrivo della parata; un uomo si arrampica sui rami di un albero per godersi lo spettacolo. Un personaggio mascherato da macellaio brandisce un coltello e cerca di colpire una delle grandi capre, che sta cercando di aggredire la folla. Le altre capre invece continuano a battere rumorosamente le mandibole. Il corteo prosegue con il passaggio di carri che ospitano altri personaggi vestiti da contadini e falciatori, accompagnati dai loro attrezzi del mestiere. Nella parata sfilano inoltre due maschere, una donna e un uomo, le cui facce sono dipinte di nero: il personaggio maschile rincorre quello femminile impugnando un bastone sul quale sono legate vesciche di maiale, gonfiate come palloncini. La donna trasporta dietro alla schiena una gerla, dalla quale spunta una bambola. Tra le numerose maschere appare anche un uomo in una gerla, trasportato per finta da un pupazzo raffigurante una vecchietta. Dalla bigoncia di un'altra figura femminile spuntano i piedi di un fantoccio. Giunge poi una carrozza, guidata da un uomo, sulla quale prendono posto un pupazzo in giacca nera, cilindro e guanti bianchi, sorretto da un uomo vestito nello stesso modo, e un uomo mascherato da sposa. Insieme salutano e mandano baci alla folla festante. Dietro agli sposi giunge il carro #Die Drescher# dedicato al lavoro della trebbiatura. Tre contadini utilizzano il correggiato per battere il grano. Segue nella parata un carro carico di pentole e pentoloni di rame che, scosso energicamente da tre uomini, crea un forte baccano. Chiudono il corteo numerose streghe che, armate di spazzoloni, puliscono la strada della parata

  • OGGETTO mascherata di carnevale a termeno
  • CLASSIFICAZIONE FESTA-CERIMONIA
  • LOCALIZZAZIONE (BZ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La sfilata dell'#Egetmann# (uomo dell'erpice o erpicatore) si svolge a Termeno ogni due anni nel giorno del martedì grasso. La prima notizia storica riguardante l'evento risale al 1591 e descrive l'esistenza di una manifestazione carnevalesca che si ripete da secoli, originariamente in diversi paesi della Bassa Atesina, poi soltanto a Termeno. Al 1871 invece risale la prima descrizione completa della sfilata e del protocollo nella sua versione moderna. Si tratta di una rappresentazione mascherata, legata simbolicamente a scene e attività contadine della semina-aratura e contemporaneamente connessa ad una cerimonia nuziale. E' una festa di Carnevale dove tutto è permesso, grazie al rovesciamento dei ruoli, ma all'interno della quale si realizza anche un rito propiziatorio per l'arrivo della primavera, dopo la neve e il gelo, e quindi per il ritorno della vita nei campi. Il corteo è composto da soli uomini con maschere caricaturali (vestiti da contadini, pescatori, macellai, fabbri, calzolai, mugnai, bottai zingari ricchi e poveri, streghe) e dalle sembianze animalesche. Aprono la parata gli #Schnappvieher# o #Wudelen#, figure zoomorfe alte quasi quattro metri, senza orecchie e con grandi corna, che mediante il movimento della mandibola sbattono energicamente i denti. Queste maschere vanno in giro spavalde per il paese, intimorendo la popolazione. Il personaggio principale della sfilata è l’#Egetmann Hans# (#Giovannino dell'erpice#), un pupazzo di paglia in giacca nera trasportato su un calesse nel giorno delle sue nozze e accompagnato da una sposa (rigorosamente un uomo vestito con abito nuziale femminile). Per le fonti bibliografiche quello che si realizza è un matrimonio sovversivo dei valori e delle regole che accompagnano il rito secondo le consuetudini sociali. Un vecchio brutto e rugoso sposa una giovane nel fiore degli anni, che beve grappa a volontà. L’offerta di matrimonio dell’#Egetmann# (il protocollo), che viene letta pubblicamente fra le risate del pubblico, è altrettanto improbabile e dissacratoria, l’esatto contrario dei rigorosi contratti nuziali sottoscritti di fronte all’autorità notarile, soprattutto in epoche passate. E quello che segue gli sposi è un corteo rumoroso ed irriverente di personaggi che mimano arti e mestieri della tradizione contadina ed una varietà di personaggi burleschi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 04-ICCD_MODI_8788367728441
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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