Concerto di campane (Concerto di campane #a tastiera# Bogliasco 1994, bene complesso)

Alessandro Arbocò, giovane campanaro residente a Bogliasco, suona il concerto di campane della chiesa della Natività di Maria Santissima a Bogliasco, in provincia di Genova. Il concerto è costituito da otto campane intonate nella scala di mib maggiore; rispettivamente le campane sono intonate in “mib3”, “fa3”, “sol3”, “lab3”, “sib3”, “do4”, “re4” e “mib4”. Il campanaro utilizza la tecnica #a tastiera# con i #pestelli# ed esegue cinque brani. Il primo brano (00:00:32) è un valzer composto da Angelo Ferrari; dopo l’esecuzione di una scala ascendente il brano si struttura nel seguente modo: A - B - C x2. Anche il secondo brano (00:02:35) è stato composto da Angelo Ferrari; è in tempo ternario e presenta un andamento allegro. La struttura del brano è la seguente: A - B - variazione su B - A - variazione su B. Il terzo brano è la riduzione per campane di “Tu scendi dalle stelle” (00:04:47). Si tratta di un canto natalizio composto dal santo vescovo napoletano Alfonso Maria de’ Liguori nel dicembre 1744 a Deliceto, in provincia di Foggia. È conosciuto anche con il titolo di “Canzoncina a Gesù bambino” oppure “A Gesù bambino” ed è diffuso in tutta Italia. Il campanaro esegue l’intera melodia del brano, composta di due sezioni, per due volte. Il brano successivo (00:06:54) espone il tema del “Wiegenlied op. 49 n. 4 ‘Guten Abend, gute Nacht’” di Johannes Brahms, più comunemente conosciuto come “Ninna nanna”. Il campanaro ripete per due volte l’intera melodia. Il quinto brano espone il tema dell’inno “Madonna pellegrina” (00:08:16) che il campanaro esegue in apertura e che ripete per due volte; segue una variazione sul tema e poi un’ultima ripetizione della melodia e di nuovo una variazione sul tema. Il brano è stato composto in occasione della Peregrinatio Mariae della Diocesi di Apuania del 1949 da Don Mario Rossi su testo di Monsignor Ennio Nobili. Al minuto 00:10:59 inizia il sesto brano, immediatamente interrotto per la fuoriuscita di un gancio di collegamento tra campana e tastiera, e ripreso al minuto 00:11:50. Il brano, in tempo binario e dall’andamento allegro, ha la seguente struttura: A x2 - B - A - coda. La registrazione del concerto è stata realizzata da Mauro Balma il 18 dicembre del 1994

  • OGGETTO Concerto di campane #a tastiera# Bogliasco 1994
  • CLASSIFICAZIONE MUSICA STRUMENTALE
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Tra i sistemi di suono delle campane in Italia si trova il #sistema ligure#. Fino alla fine del XVIII sec. i complessi campanari liguri erano costituiti da 3 campane ma nelle città, nelle chiese più grandi e nelle Cattedrali si potevano contare fino a 5-7 campane. La tendenza generalizzata nel tempo è stata quella di aumentare il numero di campane, non solo nelle Cattedrali ma anche nelle Chiese di più piccole dimensioni. La tradizione campanaria ligure privilegia l’esecuzione di melodie a campane ferme, o #a carillon# (termine quest’ultimo utilizzato però impropriamente poiché in genere indica le batterie di decine di campane semitonate diffuse principalmente in Paesi Bassi, Stati Uniti, Belgio, Francia e Germania). Altro spazio importante è riservato alle cosiddette #tecniche miste#, ossia quelle che prevedono l’uso di una o due campane in movimento contemporaneamente al suono delle altre ferme. L’uso delle sole campane a distesa o a bicchiere senza accompagnamento musicale delle altre suonate da ferme è da associarsi, prevalentemente, per richiami e funzioni funebri, pur con alcune eccezioni. Ancora fino agli anni ’50 del Novecento si suonava principalmente con il metodo # a corde altrimenti detto #a cordette# (in uso ancora oggi), dato che il numero dei bronzi si fermava in media a 5. L’aumento del numero delle campane portò all’introduzione anche della tastiera e poi, a partire dagli anni ’70, dell’elettrificazione. In generale le campane ferme vengono azionate principalmente in tre modi: #a cordette#, #a tastiera# (con i pestelli) o agendo manualmente sui battagli. I Concerti a 5 campane rappresentavano buona parte dei concerti liguri fino agli anni ’50-’60, soprattutto nei piccoli paesi. Sono tutt'oggi molto diffusi e si suonano ancora #a cordette# concerti fino a 6 campane. La maggior parte è intonata in scala maggiore, alcuni in scala minore. Il repertorio campanario ligure è costituito principalmente da: segnali, suonate #alla romana#, #baudette# e simili, suonate antiche, suonate recenti, lodi religiose e simili, canzoni e canti profani, brani patriottici, ballabili, brani tratti dal repertorio colto
  • TIPOLOGIA SCHEDA Beni demoetnoantropologici immateriali
  • LUOGO DI RILEVAMENTO Bogliasco (GE) - Liguria , ITALIA
  • ALTRA OCCASIONE si
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700377885
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DATA DI COMPILAZIONE 2022
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA appunti di ricerca (1)
  • DOCUMENTAZIONE SONORA file digitale (1)


  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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