canneddu 'e canna po iscupponare (cannello, ARREDI E SUPPELLETTILI/ CONTENITORI, RECIPIENTI E OGGETTI DI USO DOMESTICO)
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Cannella in canna. Presenta un foro centrale nel quale è collocato un tappo di sughero
- OGGETTO cannello
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MATERIA E TECNICA
LEGNO
legno/ canna
Taglio
taglio, foratura
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MISURE
Spessore: 2.5 cm
: 14.5 cm
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CLASSIFICAZIONE
ARREDI E SUPPELLETTILI/ CONTENITORI, RECIPIENTI E OGGETTI DI USO DOMESTICO
- AMBITO CULTURALE Fabbricazione Artigianale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo della Tecnologia Contadina
- INDIRIZZO Via Deodato Meloni, 1, Santu Lussurgiu (OR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Paul Scheuermeier (BIBR: SCHEUERMEIER 1980, p. 172) spiega che questa tipologia di cannello era utilizzata per spillare consistenti quantità di vino. Veniva, quindi, considerato adatto a svuotare il tino di fermentazione. L’oggetto fa parte della collezione del Museo della tecnologia contadina di Santu Lussurgiu (OR), che testimonia l’impegno condotto in Sardegna dall’Unione Nazionale per la Lotta contro l’Analfabetismo (UNLA). A livello nazionale, l’azione dell’UNLA si sviluppò attraverso i Centri di cultura popolare (Ccp), strutture educative per gli adulti affidate a maestri elementari esperti, che dal 1948-49 si diffusero in diverse regioni centro-meridionali, tra cui la Sardegna. Il centro di Santu Lussurgiu, piuttosto apprezzato a livello nazionale, si distinse tra le esperienze regionali per capacità organizzativa e d’azione, svolgendo un ruolo propulsore per gli altri centri (VDC: SantuLussurgiu_VDC_001). Ciò è in larga parte dovuto alla capacità del suo maestro dirigente, Francesco Salis (1923-2007), grazie al quale prese vita, dopo una prima mostra temporanea, la collezione permanente di oggetti e strumenti (VDC: SantuLussurgiu_VDC_002, SantuLussurgiu_VDC_003). Mentre quasi tutti i Ccp sardi chiusero verso la fine degli anni '70 del secolo scorso, il Centro lussurgese, oggi dedicato alla memoria del Maestro, è ancora attivo, rivestendo ancora il proprio ruolo socioculturale
- TIPOLOGIA SCHEDA Beni demoetnoantropologici materiali
- FUNZIONE E MODALITÀ D'USO Spillare il vino dal tino o dalla botte di fermentazioneL'oggetto veniva inserito a pressione nel foro posto nella parte bassa del tino o sullo sportello del coperchio della botte. La stoppa (#istuppa#) di lino avvolto nella parte anteriore della cannella ne garantiva l’inserimento. Nel momento della spillatura, il bastoncino collocato all’interno della canna gradualmente veniva allentato e tirato fuori completamente assicurando la fuoriuscita del vino, che cadeva in un contenitore sottostante (#ischintorzu#)
- CRONOLOGIA D'USO sec. XX prima metà
- LUOGO DI REALIZZAZIONE Santu Lussurgiu (OR) - Sardegna , ITALIA
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AUTORE DELLA FOTOGRAFIA
Ardu Mauro
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà persona giuridica senza scopo di lucro
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 2000250112
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna
- DATA DI COMPILAZIONE 2015
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0