cassa d'organo, opera isolata di Vigliani Carlo, Furgo Giuseppe (secondo quarto sec. XIX)

cassa d'organo, post 1834 - ante 1834

La fronte è delimitata da due lesente il cui fusto è ornato, superiormente, da una ghirlanda di fogliette che si dipartono da elemento circolare, in stucco dorato. Nella parte inferiore, su una mensola, sono appoggiati due angeli dorati, modellati a tutto tondo, con le ali abbassate, ciascuno dei quali suona la tuba. Al di sotto dello zoccolo, motivo a volute affrontate, parimenti dorate. Capitelli compositi con ornati a foglie di acanto, parimenti dorate. Sono sormontate da due teste cherubiche analoghe, ad alto rilievo. La cassa è profilata da una cornice centinata, profilata da filetto dorato, ornata da un festone floreale che si snoda, in orizzontale, per tutta la lunghezza, e da due rosoni angolari superiori, parimenti dorati. Un'alta trabeazione, aggettante, separa la parte inferiore da un fastigio centrale costituito da uno stemma ovale centrale, rappresentante la crocifissione, affiancato da elementi laterali simmetrici a voluta. L'orchestra è suddivisa in pannelli quadrati e rettangolari, più stretti, separati tra loro da una fila di foglie dorate in stucco; nella parte centrale è raffigurata una cetra. I colori impiegati sono il bianco e il verde, oltre all'oro per le decorazioni a stucco

  • OGGETTO cassa d'organo
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ scultura/ doratura/ verniciatura
    stucco/ modellatura/ doratura
  • ATTRIBUZIONI Vigliani Carlo (notizie 1834): scultore
    Furgo Giuseppe (notizie 1834): minusiere
  • LOCALIZZAZIONE Bianzè (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Come ricordano gli atti conservati presso l'archivio parrocchiale, l'organo venne commissionato dal preposito Bussi ad artigiani biellesi in sostituzione di uno precedente di cui non è stato ritrovato alcun riferimento, nel 1834. Esso venne, in seguito, revisionato dall'organaro Boveri nel 1862. Gli artigiani incaricati dell'esecuzione della cassa e della cantoria furono lo scultore Carlo Vigliani di Biella e il minusiere Giuseppe Furgo di Pettinengo. Tali artisti risultano attivi nella prima metà del XIX secolo anche in altri siti del vercellese quali Alice Castello e Tronzano, ove, analogamente al caso in esame, utilizzano un repertorio decorativo ancora legato a stilemi settecenteschi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100018399
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1979
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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