calice, opera isolata di Piacenza Michele Angelo - bottega piemontese (primo quarto sec. XVII, sec. XIX)

calice post 1824 - post 1824

L'intero corpo del calice, salvo la coppa dorata, è in argento gettato e sbalzato. La base è polilobata. Teste di putti tra fogliami o cornici costituiscono l'elemento decorativo, ricorrente sia nel piede che nell'impugnatura e nella corolla del calice; nella parte inferiore del piede sono intercalate a piccole anfore, in quella superiore a quattro ovali conetenti figure di Santi. Nell'impugnatura sono raffigurati gli strumenti della Passione di Cristo: il martello, i chiodi, le tenaglie, le scala, ecc

  • OGGETTO calice
  • MATERIA E TECNICA argento/ fusione/ sbalzo/ cesellatura/ doratura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • ATTRIBUZIONI Piacenza Michele Angelo (notizie 1818)
  • LOCALIZZAZIONE Stroppo (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il corpo del calice non presenta tracce di punzoni. La tipologia e i motivi decorativvi sono seicenteschi. Presenta numerose analogie con un altro calice conservato nella Chiesa Parrocchiale: nella forma polilobata della base, nella struttura del corpo e in alcuni motivi dell'ornato. Probabilmente si tratta dei due calici nominati in un documento conservato nell'Archivio Parrocchiale datato al 1647 (Archivio Parrocchiale di Stroppo, mazzo n. 3, Beneficio Parrocchiale 1782/ 1948; fasc. n. 22 bis, Inventario beni mobili e immobili delle due Parrocchie 1647/ 1734). In un altro documento conservato in questo archivio, relativo alla ripulitura dei due calici e alla doratura delle coppe (Archivio Parrocchiale di Stroppo, mazzo n. 2: Parroci, Visite Pastorali, Manutenzione, ecc. 1780/1952, fasc. n. 21), l'Orafo che ha eseguito tali lavori, ne rileva la fattura accurata, raramente riscontrabile nei paesei. I tre punzoni impressi sul bordo della coppa sono tutti ottocenteschi: probabilmente la coppa originale è stata sostituita con questa. L'impronta della ripunzonatura del II° titolo (Croce dei Santi Maurizio e Lazzaro, coronata) fu autorizzata dal Regno di Sardegna in data 15/ 10/ 1825. Il punzone dell'argentiere con qualche dubbio della stessa leggibilità dello stesso, è del torinese Miche Angelo Piacenza, ammesso Mastro Orafo nel 1818, il cui punzone, depositato nel 1824, presenta in un impronta a forma di rombo una conchiglia fra le iniziali M e P (cfr. A Bargoni, Mastri orafi e argentieri in Piemonte dal XVII al XIX secolo, Torino 1976, p. 199 P 69). Il calice è stato rimesso a nuovo e la coppa è stata ridorata il 12/ 5 /1931 da un Orafo di Torino (Archivio Parrocchiale di Stroppo, mazzo n. 2: Parroci, Visite Pastorali, Manutenzione, ecc. 1780/1952, fasc. n. 21)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100020899
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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