San Cristoforo
dipinto
1390 - 1449
Il fondo è giallo oro. S. Cristoforo impugna con la mano destra il bastone e tiene sulle spalle il Bambino, con l'aureola crociata, l'abito rosso porpora e tra le mani il mondo. Il colore esterno del mantello del Santo è illeggibile; l'interno è composto da una serie di elementi bianchi che vogliono rappresentare probabilmente le code di ermellino; la manica è coperta da un abito di colore ocra. I capelli dei due personaggi sono ondulati e biondi
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
intonaco/ pittura a fresco
- AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
- LOCALIZZAZIONE Stroppo (CN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'affresco è probabilmente mutilato di una parte: è dipinto infatti sulla parete sinistra della navata centrale, dove forse in epoca posteriore è stato collocato il campanile con la conseguente apertura di un arco, anch'esso poi affrescato. La figura di S. Cristoforo, come vuole la tradizione iconografica, è di statura gigantesca. Il pittore è, molto facilmente, lo stesso che ha affrescato l'abside maggiore: sono evidenti le analogie tra i volti e gli abiti del Cristo "Rex Fortis" e di San Cristoforo ed anche i colori sono i medesimi. Dello stesso autore dovrebbero essere pure gli affreschi comparsi sotto lo scialbo della parete soprastante l'abside minore, in occasione degli interventi di restauro del 1665. Per quanto riguarda la datazione si propone una collocazione tra la fine del trecento e la prima parte del quatrocento (cfr. G. Ravera, Scopriamo la Val Maira. San Peyre di Stroppo, in "Cuneo Provincia Granda", Cuneo 1967, n. 2, pp. 42-43; A. Griseri, Itinerario di una provincia, Cuneo s.d., ma 1974, pp. 67 e 102). L'intonaco presenta alcune fessurazioni. L'affresco è ancora in parte coperto dallo scialbo. I colori sono sbiaditi e scomparsi in alcune zone. Nel 1965 è stato effettuato un intervento di restauro dalla Soprintendenza dei Beni Artistici e Storici del Piemonte, diretto dalla Dott.ssa Noemi Gabrielli e realizzato da Antonietta Beyton: consolidamento dello scialbo e pulitura degli affreschi, stuccatura delle lacune e delle lesioni (cfr. presso B.S.A. TO, la perizia di spesa n. 22 del 5/5/1965). Tradizionalmente la Chiesa viene chiamata Chiesa di San Peyre
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100020921
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0