busto di San Bernardo

reliquiario a busto 1424 - 1424

Il busto poggia su un piedistallo di legno argentato con volute sui bordi e contenente al centro una targhetta con iscrizione. Il busto in ottone dorato, cesellato con un motivo a fiori presenta una fascia diagonale costituita da girali con fiori di smalto colorato. Quatro figure di santi sono posti sul bordo del busto, entro tabernacolini terminanti con guglie giticheggianti: di dette figure è riconoscibile con certezza solo S. Bernardo con il demonio tenuto con una catena. Dal busto si stacca la testa, circondata nel collo da un collare costituito da un motivo a losanghe entro il quale si incastrano dei fiori in smalto. La testa, in rame argentato, è riproducente le fattezze umane di S. Bernardo, cela sotto la calotta la reliqui del cranio dello stesso

  • OGGETTO reliquiario a busto
  • MATERIA E TECNICA legno/ sagomatura/ intaglio/ argentatura
    ottone/ cesellatura/ sbalzo
    rame/ sbalzo/ argentatura
    SMALTO
  • AMBITO CULTURALE Bottega Lombarda
  • LOCALIZZAZIONE Novara (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Presso l'Archivio Capitolare della Cattedrale è conservata la pergamena rogata Prina. attestante la reposizine del capo di S. Bernardo in un'urna fatta costruire appositamente dall'abate Ruffino della Basilica novarese di S. Lorenzo, detta reposizine avvenne il 13 luglio 1424 (A. DE REGIBUS, Dell'anno della morte e nascita di S. Bernardo da Montone, in "Bollettino storico della Provincia di Novara", 1924, pp. 169-170). L'atto ci fornisce la data precisa di arrivo del busto nella cattedrale e con tutta probabilità anche quello della sua esecuzione- Il reliquiario risulta poi segnalato in tutti gli inventari della fabbrica a partire dal 1587, anno durante il quale è compilato per la primavolta un inventario preciso degli oggetti della sacrestia. Citato dallo stesso Bascapè nella sua Novaria Sacra, tradotta dal Ravizza, che fornisce anche l'indicazione della pergamena relativa alla provenienza del busto. giace, fino ad anni recenti, nella sacrestia della Cattedrale. L'opera, nei primi anni del XVIII secolo, dovette subire un alterazione rispetto all'originale con l'aggiunta del piedistallo inargentato quale si presente allo stato attuale, citato per la prima volta nel 1764 e mai menzionato nei, pur precisi, inventari precedenti. Il busto, databile, come si è visto, al 1424, conserva le reliquie di S. Bernardo di Mentone, morto presso la chiesa di S. Lorenzo in occasione di una visita a Novara nel 1123. Le sue reliquie rimasero sino alla data documentata presso lo stesso S. Lorenzo e di qui furono in partetrasportate presso la Cattedrale. In Piemonte esistono, sparsi in diverse diocesi, diversi busi reliquiari a partiredal Trecento con quello di S. Giorgio di Chieri; tuttavia i confronti più atendibili si possono fare con il busto di S. Giovanni della Cattedrale di Fossano, databile al 1417 e assegnabile a Daverio, con cui il nostro presenta analogie nel collare costituito da un motivo a fiori e nella fattura del capo. Tutto questo tenendo presente che il busto di Bernardo presenta caratteristiche proprie nettamente distinguibili, che ne fanno un prodotto a se stante e non confondibile con altri reliquiari piemontesi, di cui, tuttavia, ne ripete talora la tipologia (G. ROMANO, Oreficerie e lavori in metallo diversi, in Valle si Susa. Arte e Storia dal XI al XVIII secolo, catalogo della mostra, Torino 1977, pp. 154-155: E. CASTELNUOVO, G. ROMANO (a cura di), Giacomo Jaquerio e il gotico internazinale, catalogo della mostra, Torino 1979, pp. 274-280). Il reliquiario pare, per certi versi, imparentarsi con alcune statuette in argento, conservate presso il Museo del Duomo di Milano, di datazione controversa, imparentate con l'arte nordica e contraddistinte, da un lato, da elementi gotici e, dall'altro lato, da un realismo fisinomico di marca già più tarda. Le analogie riscontrate si basano soprattutti sulla fattura dei capelli, quasi identica nelle statuette e nel busto, nonchè sulla fissità dello sguardo di segno ancora gotico unito ad una incipiente caratterizzazione fisinomica (Museo e tesoro del Duomo di Milano, Milano 1978, p. 51). Su queste basi, si ritiene che l'autore del busto non sia di provenienza locale, ma legato ad un ambiente per certi versi imparentato con quello lombardo, con legami anche con l'oreficeria di estrazione nordica, come d'altra parte non doveva essere inconsueto per la stessa Milano.In questo senso si pensi, in particolare, ai cantieri del Duomo messi in atto dalla metà del Trecento e gestiti dalla partecipazione di naestranza anche di ambiente renano e borgognone (Il Duomo di Milano, Milano 1973). Per la bibliografia specifica si veda Novara, Archivio Capitolare della Cattedrale, Sacre reliquie dall'anno 1424 al 1790, n. 1, Atto di reposizine fatta dal Rev. Padre Sig. Ruffino; Novara, Archivio Capitolare della Cattedrale, Fabbrica della chiesa novarese, Inventario dei beni mobili della chiesa cattedrale di novara, fatto e iscritto l'anno 1587 del mese di novembre, n. 14 A; Novara, Archivio Capitolare della Cattedrale, Fabbrica della chiesa novarese, Inventario delle reliquie, paramenti ed altre suppellettili della sacrestia maggiore della cattedrale di Novara, 1617, n. 26 A; Novara, Archivio Capitolare della Cattedrale, Fabbrica della chiesa novarese, Inventario della sacrestia superiore, 1653, n. 41 B; Novara, Archivio della Cattedrale, Fabbrica della chiesa novarese, Inventario delle sacre reliquie suppellettili, paramenti e mobili della sacrestia della Cattedrale, 1764, n. 96 D; C. BASCAPE' , Novara Sacra, ed. tras. Ravizza, Novara 1878, pp. 47-48; G. BARLASSINA, A. PICCONI, Le chiese di Novara, Novara 1933, p. 46; R. APRILE, Bernardo da Mentone, in Biblioteca Sanctorum, Roma 1962, V. 2, p. 1332
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100024049
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI sul piedistallo, su targhetta - CAPUT S. BERNARDI ARCHIDIACONI ET CONTA MENTONI - caratteri gotici -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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