Sant'Agabio

statua,

Il santo è raffigurato con il libro. A lato un angioletto che regge il pastorale. Il piviale del santo presenta un bordo decorato con un motivo dato dal susseguirsi di foglie e girali che si ripete anche sulla mitra

  • OGGETTO statua
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco di Carrara/ scultura
  • ATTRIBUZIONI Collino Filippo (1737 Ca./ 1800)
    Collino Ignazio (1724/ 1793)
  • LOCALIZZAZIONE Novara (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Un documento pubblicato nelle schede Vesme (A. BAUDI DI VESME, Arte in Piemonte dal sec. XVI al sec. XVIII, Torino 1963, V. I, p. 343) fa piena luce sulla precisa data di esecuzione della scultura in esame. In detto documento, una lettera inviata dal Ministro dell'Intereno del Re di Sardegna al vescovo di Novara, in data 13 maggio 1772, si precisa anche che l'opera è stata eseguita da entrambi i frattelli Collino. La lettera si rileva preziosa, in quanto sono alla sua pubblicazione era ritenuta valida l'ipotesi del Telluccini (A. TELLUCCINI, Ignazio e Filippo Collino e la scultura in Piemonte nel secolo XVIII, in "Boillettino d'arte", Roma 1922-23, pp. 268, 271) che vedeva la scultura come ultimo lavoro dei Collino e pertanto la datava al 1789, sulla base di riferimenti alla scultura barocca. La statua è citata dal Mallè (L. MALLE' , Scultura, in V. VIALE (a cura di), Il Barocco piemontese, catalogo della mostra, Torino 1963, V. II, p. 55) e da Griseri (A. GRISERI, Le metamorfosi del Barocco, torino 1967, p. 362). I Collino sono un punto fondamentale della storia della scultura piemontese barocca. Ignazio è allievo prima di Beaumont e successivamente di Ladatte; Filippo entra all'Accademia di S. Luca a Roma; entrambi rientrano a torino nel 1768 per eseguire lavori presso la corte Sabauda (M. STRAMBI, La cultura dei Collino, scultori dell'ultimo Settecento in Piemonte, in B.S.P.A.B.A., 1964; M. DI MACCO, Le sculture della galleria Beaumont: dall'Ancien Regime alla Restaurazione, in "L'Armeria reale riordinata ", Torino 1977). Presso l'archivio Capitolare della Cattedrale novarese è conservata la copia di una lettera datata Novembre 1875, con la quale Paolo Collino, erede degli scultori, invia al Capitolo del Duomo una biografia a stampa dei fratelli Collino, dui cui è con (Novara, Archivio Capitolare della Cattedrale, Documenti della fabbrica, altari e quadri, teca 91, Biografia dei Collino 1875:; Torino, Archivio dell'Accademia Albertina, Origine e sviluppo dell'Accademia, V. I, fasc. 8, Biografia dei Collino 1883; una copia è conservata anche presso la Biblioteca Reale). In codesta occasione il Collino precisa anche che il vero cognome della sua famiglia è Collino e non Collini. Sulla scultura si veda anche F. BARTOLI, Notizia delle pitture, sculture e architetture d'Italia, Tomo 2, Venezia 1776; G. VERNAZZA, Elogio dei Collino, in "Biblioteca Oltremontana", Torino 1793, V. IV, p. 289; F. A. BIANCHINI, Le cose rimarchevoli della città di Novara, Novara 1828, p. 18; Novara, Archivio Capitolare della Cattedrale, Inventario dal 1845 al 1850; G. BARLASSINA, A. PICCONI, Le chiese di Novara, Novara 1933, p. 33; L. MALLE' , Appunti e revisioni per la scultura del 600 e 700 in Piemonte, in "Scritti di Storia dell'arte in onore di Edoardo Arslan", Milano 1966, p. 765; (G. ROMANO, Novara, in Guida breve al patrimonio artistico delle provincie piemontesi, Torino 1979, p. 70; M. DI MACCO, Ignazio e Filippo Collino, in (E. CASTELNUOVO, M. ROSCI (a cura di), Cultura figurativa e architettonica negli Stati del Re di Sardegna, catalogo della mostra, Torino 1980, V. III, p. 1421)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100024062
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI sul libro - EGO SUM PASTOR BONU - lettere capitali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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