ritratto di Giulia Ioannini Arnaud

busto, post 1825 - ante 1825

Il personaggio è rappresentato frontalmente, a mezzo busto. Porta i capelli raccolti, con scriminatura centrale e boccoli che incorniciano il viso e scendono sulle orecchie, parzialmente coperti da una cuffia profilata da nastro. Indossa un abito a vita alta, sottolineata da fascia, variamente panneggiato; il colletto è arricchito da voulant. Sulla spalla destra è appoggiato uno scialle con decoro a sottili strisce orizzontali nella parte inferiore. Le maniche sono appena accennate. La scultura poggia su un basamento a colonnetta con cornice superiore modinata. Esso è collocato su una mensola ornata da elemento a voluta nella parte superiore e da foglia di acanto stilizzata nella porzione inferiore. Al di sotto di essa è collocata la lapide commemorativa; al di sopra lo stemma

  • OGGETTO busto
  • MATERIA E TECNICA marmo/ scultura/ trapanatura
  • ATTRIBUZIONI Bernero Vittorio Amedeo (1773/ Notizie Fino Al 1828)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Istituto di Riposo per la vecchiaia
  • INDIRIZZO Corso Unione Sovietica, 220, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Giulia Innocenza Ioannini, quinta figlia di Gaspare Ioannini, dottore in leggi, intendente provvisoriale di Torino, intendente di Moriana nel 1724 e di Pinerolo nel 1725, intendente generale di Alessandria nel 1729 e di Nizza nel 1750; giubilato nel 1759. Sposò Ignazio Arnaud, conte di S. Salvatore, originario di Chieri, che ricoprì la carica di avvocato collegiato, sostituto dell'avvocato dei poveri e successivamente di avvocato fiscale della Regia Udienza, reggente della Cancelleria di Sardegna, presidente del Senato di Piemonte, morto in Torino il 1 agosto 1791. Benefattrice dell'Ospizio, designò quest'Istituto erede di una sostanza di quindicimila lire d'argento, cfr. Biblioteca Reale, datt., A. Manno, Il patriziato subalpino, sec. XX, vol. 15. Il busto che la raffigura fu commissionato allo scultore Vittorio Amedeo Bernero dalla Congregazione di Carità. Originariamente collocato nell'antica sede del Regio Ospizio di Carità in contrada di Po, fu trasportato nella sede attuale, unitamente ai relativi lapide e busto, durante gli ultimi giorni di luglio dell'anno 1888, ad opera dello scultore Arturo Rossi (notizie dal 1878 al 1910)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico non territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100025275
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1979
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sotto il busto - 124 - numeri arabi -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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