Madonna con Bambino e San Giovannino

dipinto,

Il dipinto ha struttura piramidale e toni tendenti al bruno. Al centro è la Vergine, vestita di azzurro, che rivolge lo sguardo verso lo spettatore; regge il Bambino che, coperto da un drappo bianco, si protende versao il volto della madre. Dalla parte opposta, S.Giovannino, quasi sdraiato su di un cuscino, si solleva su un gomito e porge a Gesù un nastro con iscrizione. Il dipinto è inserito entro cornice con battuta modanata, la fascia a gola liscia e profilo a cassetta

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
    legno/ intaglio/ doratura/ pittura
  • LOCALIZZAZIONE Ovada (AL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto è copia di un quadro di raccolta privata pubblicato da Belloni con attribuzione a Pellegro Piola (V. BELLONI, Pittura genovese del Seicento. Volume II. Maestri e Discepoli, Genova 1974, p. 82), considerato da Castelnovi di attribuzione incerta (G. V. CASTELNOVI, La pittura nella prima metà del Seicento dall'Ansaldo a Orazio de Ferrari, in La pittura a Genova e in Liguria dal Seicento al primo Novecento, Genova 1971, p. 164). L'attribuzione al Piola si basa sul confronto con alcune delle poche opere certe del pittore: il profilo di S. Giovannino è, infatti, ripreso dalla Madonna col Bambino, S. Giovannino e S. Eligio (1640) della edicola in via Orefici (O. GROSSO, Genova nell'arte e nella storia, Milano s. d., p.110) che, però, non presenta quella impostazione basata sulle diagonali che si ritrova, oltre che nel dipinto in questione, nella sacra famiglia con S. Elisabetta e S. Giovannino nella Galleria di Palazzo Rosso (G. V. CASTELNOVI, La pittura nella prima metà del Seicento dall'Ansaldo a Orazio de Ferrari, in La pittura a Genova e in Liguria dal Seicento al primo Novecento, Genova 1971, p. 103). Il quadro ovadese, di fattura settecentesca, inserisce la composizione in un contesto più arioso, secondo il gusto dell'epoca. Lo stile pittorico, lontano da quello dell'origine, risente nel drappeggio dei modelli liguri della seconda metà del Settecento. Qualche indicazione supplementare sul pittore è offerta da un secondo quadro conservato nell'Oratorio e raffigurante S. Luigi Gonzaga, sicuramente contemporaneo al primo e attribuibile allo stesso autore. Il dipinto, già stilisticamente sganciato dalla tradizione barocca genovese e già influenzato anche dalla cultura accademica piemontese, permette infatti di datare ambedue i quadri oltre gli anni Settanta del Settecento. L'opera è menziona
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100027477
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI sul cartiglio - ECCE AGNUS DEI -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'