fonte battesimale - a fusto, opera isolata - bottega piemontese (primo quarto sec. XVII)

fonte battesimale a fusto,

Fonte battesimale in marmo bianco poggiante su un fusto in pietra grigia come il dado di basamento. Il fusto, leggermente sagomato, regge la vasca di forma circolare decorata a petali incisi e rifinita da scannellature. E' chiusa da un semplice coperchio di rame di fattura recente. Presenta abrasioni nel fusto ed una lunga crepa nella vasca. A sinistra è un foro contornato da una macchia di ruggine che segnala un cerchione anticamente infisso

  • OGGETTO fonte battesimale a fusto
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco/ scultura
    pietra/ scultura
    rame/ battitura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Villanova D'asti (AT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il fonte battesimale fino al 1729 era collocato nella cappella di fronte, prima a destra dopo l'ingresso, dedicata a S. Giovanni Battista, come si evince dalle Visite Pastorali del 1657 (Vescovo di Asti Rotario), del 1668 (vescovo Tomati), del 1697 (vescovo Migliavacca) e del 1729 (Vescovo Todone) (cfr. Archivio). Tutti i vescovi chiedono tuttavia che venga spostato ed il Rotario indica la cappella dei SS. Sebastiano e Rocco come luogo adatto; nel 1729 il Todone la dice infatti posta in questa cappella, ove si trova tuttora. Il fonte bnattesimale, di semplice fattura seicentesca, propone un modello molto comune, entrato in uso nel corso del XVI secolo ed utilizzato con semplici varianti ancora per tutto il XVII secolo. L'oggetto è stilisticamente affine nella coppa all'acquasantiera della sacrestia di S. Domenico a Chieri, datata 1592 (A. Bosio, "Memorie storico-religiose e di Belle Arti del Duomo e delle altre chiese di Chieri", Torino 1880) ed a quelle poste all'ingrasso della stessa chiesa, datata 1616 (Ibidem). Lo stesso motivo decorativo, all'interno di un'esecuzione assai più complessa e raffinata, si ritrova nell'acquasantiera in marmo della chiesa abbaziale di S. Pietro a Savigliano (A. Olmo, "Arte in Savigliano"Savigliano 1978). L'opera pare quindi databile al primo quarto del XVII secolo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100033580
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI base, dado - E.T - lettere capitali - a incisione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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