calice, opera isolata - bottega piemontese (prima metà sec. XVIII)

calice post 1700 - ante 1730

Base circolare con bordo e fogie d'acanto rivolte verso il basso, gradino liscio e bombatura sbalzata a medaglioni entro cartelle a foglie intervallate da cherubini. Nelle cartelle, Angelo e Vergine annunciata a mezzo busto e stemma sostenuto da due uccelli rapaci su rami di palma incrociati. Stelo a tre nodi, due baccellati, e quello centrale, più grade, con cherubini e fiori a festone, a vaso. Coppa dorata anche all'esterno, avvitata entro sottocoppa traforata, in lamina sbalzata a cherubini e fogliami

  • OGGETTO calice
  • MATERIA E TECNICA argento/ doratura/ sbalzo/ cesellatura/ fusione/ punzonatura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Non è stato possibile individuare la famiglia a cui appartiene lo stemma sbalzato nel piede del calice, né con certezza argentiere e assaggiatore. L'agnello mistico, infatti, compare fra i punzoni citati dal Bargoni (cfr. A. Bargoni, Mastri orafi e argentieri in Piemonte dal XVII al XIX secolo, Torino, 1976, p. 248, n. V-27) come appartenente a Giuseppe Varrone, ammesso mastro gioielliere nel 1759 e ancora attivo nel 1802: date che paiono un po' troppo avanzate per un modello di calice come quello in esame, così legato ancora agli schemi di fine Seicento e di primo Settecento, e privo di echi rocaille sia di elementi classicheggianti. Il marchio d'assaggio, con le iniziali G e D rinvia sia a Giovanni Damodè, assaggiatore dal 1733 al 1753, sia a Gasapre De Riva, attivo ancora nel 1716 e forse qualche anno dopo. In entrambi i casi, l'ipotesi che l'argentiere sia il Varrone non coincide e il problema rimane aperto. Il modello del calice, specie nel piede e nella decorazione a cherubini, sembra suggerire una datazione più precoce, parallela o di poco posteriore a quella dei calici illustrati nelle schede n. 0100034459 e cartacea n. 140 (stelo uguale, bordo del piede uguale, cartelle con l'Annunciazione dello stesso tipo) e nella scheda 0100034458, ovvero entro il primo trentennio del XVIII secolo; si veda anche per confronto G. Romano, in Valle di Susa. Arte e Storia dall'XI al XVIII secolo, catalogo della mostra, Torino, 1977, pp. 166-167
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100034460
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • STEMMI piede/ entro cartella - gentilizio - Stemma - Troncato/ sorta di ghirlanda nel campo superiore/ bandato con fasce ornate da stelle in quello inferiore/ superiormente una sorta di globo
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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