stola, opera isolata - manifattura lombardo-piemontese (prima metà sec. XVII)

stola, 1600 - 1649

La stola, di colore rosso, è composta di due frammenti di tessuto di dimensioni maggiori, e di quattro frammenti triangolari posti alle estremità, tutti cuciti insieme con filo di seta rosa e applicati alla fodera a punto filza con filo in seta avorio. E' decorata da galloni frangiati, in seta policroma, e presenta al centro delle estremità e all'altezza del girocollo una croce composta da due ritagli di gallone in seta policroma simili ai precedenti. La fodera in tela di lino (?) è di color ocra rosata, tinta a pezza e carata. Il motivo decorativo del tessuto non è leggibile per intero per le particolari dimensioni delle pezze che lo compongono. Nei due teli è riconoscibile la seguente sequenza di motivi, partendo dal basso verso l'alto: una foglia cuoriforme, alcuni tralci curvilinei con foglie tipo acanto, un motivo circolare tipo pigna, una fogli acon motivo centrale a fiore stilizzato tipo giglio. Armatura: Tela stampata per impressione. Orditi: 1 ordito di fondo, lana rossa, 17 fili/cm; Trame: 1 trama di fondo, lana rossa, 17 colpi/cm. Costruzione tecnica: L'armatura tela è realizzata da un ordito di fondo e da una trama di fondo in lana rossa. Continua al campo OSSERVAZIONI

  • OGGETTO stola
  • MATERIA E TECNICA tela di lino
    filo di seta/ lavorazione a telaio
    tela/ inceratura
    lana/ tela/ impressa
  • MISURE Lunghezza: 237
    Larghezza: 24.5
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Lombardo-piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Oleggio (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La stola proviene dal fondo di tessuti dell'ex Museo Diocesano d'arte sacra di Novara, parzialmente depositato dal 1981 presso il Museo d'arte religiosa di Oleggio, a cura della commissione d'arte sacra della stessa Curia di Novara (comunicazione orale di p. Augusto. Mozzetti, parroco di Oleggio, da don Teresio Brusito e da don Tino Temporelli, membri della citata commissione. Per riferimento all'istituzione del Museo Diocesano si fa riferimento alla scheda cartacea n° 307). La mancanza di biglietti allegati al velo, accertata al momento della compilazione della presente scheda, non permette di risalire al luogo originario del reperto, che non risulta citato neppure nelle schde dell'Inventario artistico-diocesano di Novara, presso la Curia Vescovile novarese. Il disegno incompleto del tessuto non permette di definire con precisione la tipologia di appartenenza. L'impostazione particolarmente dinamica delle foglie polilobate è da confrontare con quella delle coppie di foglie polilobate è da confrontare con quella delle coppie di foglie che compongono i motivi del parato liturgico di colore verde, conservato presso la chiesa Collegiata di Arona, datata da I. Silvestri al primo quarto del XVII secolo (anche i gallone di tale parato sono simili a quelli della stola di Borgoticino) (I. Silvestri, in D. Devoti-G. Romano (a cura di), "Tessuti antichi nelle chiese di Arona", catalogo della mostra, Torino 1981; B. Markowsky, "Europaische Seidengewebe des 13-18 Jahrhunderts", Koln, 1976). Per la tecnica di realizzazione del tessuto, a stampa per impressione a cera, si potrebbe ipotizzare l'impiego di matrici cilindriche in legno, suggerito dall aregolorità della ripetizione dei moduli decorativi ottenuti, dalla delicatezza del segno di imprimitura e del rilievo. Tale tecnica pare collegarsi a quella adottata per la stampa ad impresione dei velluti (E. Bazzani in Devoti-Romani, op. cit.; Encyclopédie Methodique (...), 1799-1800, vol. II, 1799, p. 613). Con tecnica analoga è stata realizzata la fodera della pianeta inv. n° 28/ V, conservata presso il Museo oleggese d'arte religiosa. In mancanza di dati precisi, si ipotizza un'esecuzione della matrice della stampa e presumibilmente del tessuto nella prima metà del XVII secolo, ad opera di artigiani del legno, di tessitori e di tintori di ambito lombardo-piemontese, senza peraltro escludere una possibile produzione novarese
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100038141
  • NUMERO D'INVENTARIO 58/ V
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1985
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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