ritratto della duchessa di Nevèrs

dipinto, 1690 - 1699

Ritratto a mezza figura della Duchessa di Nevèrs in veste di Diana, su sfondo grigio-verde. La figura posa con il busto di tre quarti verso sinistra, con una leggera torsione del viso rivolto a destra. La chioma ondulata è raccolta dietro la nuca da un nastro che la avvolge in più spirali e sopra cui spicca una mezzaluna posta a mò di diadema, simbolico attributo di Diana. Piccoli riccioli si dispongono a cornice del viso sulla fronte. L'ampio scollo della vesta bianca bordata a ricamo sul petto e lungo le maniche posa mollemente su una veste rosa antico dalle sottili spalline, stretta sotto il seno da una cintura di pietre preziose cui fanno richiamo le due spille poste sulle maniche a drappeggiare la veste bianca. Sulla spalla destra la spilla trattiene anche un leggero manto drappeggiato sul braccio lievemente alzato della figura. Anche il braccio sinistro, nudo in primo piano, appare leggermente sollevato verso l'alto

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Voet Jacob Ferdinand
  • LOCALIZZAZIONE Caravino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Gli inventari del secolo XVII attestano l'incremento degli arredi e dei quadri del castello, ai quali si aggiungono quelli "mandati da Torino sotto li 26 Agosto 1682", in particolare i ritratti in grande di Sua Altezza Reale, di Madama Reale e della Principessa Ludovica. Carlo Francesco I fu un personaggio di primo piano alla corte sabauda, grazie al rapporto di privilegio che lo lega a Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours. Al riguardo si veda E. Ballaira - S. Ghisotti, 'Il Castello di Masino negli inventari storici', in "Bollettino della Società Piemontese di Archeologia e Belle Arti", Torino 1994, pp. 112, 114-115. Il ritratto in esame è da confrontare con i ritratti del pittore fiammingo Jacob Ferdinand Voet (1639-1700 ca.), documentato in Piemonte all'inizio dell'ottavo decennio del secolo XVIII. In proposito si veda M. di Macco - G. Romano (a cura di), 'Diana trionfatrice. Arte di corte nel Piemonte del Seicento', Torino 1989, pp. 40-42; M. di Macco, 'Il Seicento' in 'Il Castello di Masino, Milano 1989, p. 77; P. San Martino in 'La pittura italiana. Il Seicento', Milano 1989, p. 920. "Quattordici quadri ovati con ritrati di Dame, con cornici intagliate e dorate" sono segnalati nel 1716 nella Camera del Conte di Masino, attuale Salotto Rosso. Nell'inventario del 1736, stilato da Emilia Doria di Dolceacqua, i quattordici ritratti di dame sono detti "di Ferdinando". Nell'inventario del 1849 i quattordici ritratti ovali figurano nella camera detta proprio "delle belle di Luigi Decimo quarto", odierna stanza verde dell'appartamento del Conte. Analoghe gallerie di 'Belle Donne' si trovano conservate al primo piano del Castello di Masino, nel Salone dei Savoia, e presso una dimora privata di Campiglione Fenile
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100047942
  • NUMERO D'INVENTARIO SBAS TO 854
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1988
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1993
    2002
    2006
  • ISCRIZIONI su cartellino appoggiato alla cornice - DUCHESSE DE NEVERS/ - corsivo -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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