CHERUBINI
calice
post 1775 - ante 1793
Rasetto (attribuito)
notizie sec. XVIII
Calice con piede circolare, fusto modanato a sezione circolare con nodo a vaso baccellato e con decori fitomorfi, coppa liscia. Piede, parte alta del nodo e sottocoppa hanno rilievi a sbalzo su fondo dorato e cesellato con cherubini inframmezzati da volute a nastro e festoni di foglie e frutti. Coppa in argento dorato
- OGGETTO calice
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MATERIA E TECNICA
argento/ sbalzo/ cesellatura/ doratura
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MISURE
Diametro: 14.6
Altezza: 24.2
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ATTRIBUZIONI
Rasetto (attribuito): esecutore
- LOCALIZZAZIONE Racconigi (CN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Calice di pregevole fattura in argento dorato, sbalzato e cesellato, la cui attribuzione è resa problematica dalla scarsa leggibilità dei punzoni. Quello più visibile presenta uno scudo crociato e coronato (con l'iniziale G): dal 1678 al 1793 tale punzone era riservato agli assaggiatori dello stato sabaudo, che si rendevano identificabili mediante l'apposizione intorno ad esso delle loro iniziali. La ricerca ha permesso di indicare quali possibili argentieri alcuni membri della famiglia Rasetto di Torino, attiva nel settore orafo durante tutto il Settecento, per i quali Bargoni indica un punzone con le iniziali G A R senza specificare il nome (Bargoni A. Mastri orafi e argentieri in Piemonte, Torino 1976, tav. I, fig. 4). L'assaggio di Francesco Rasetto, attivo tra il 1770 e il 1778, è su un calice della Parrocchiale di Demonte (scheda OA SBAS TO 01/00127071, Sassone M. 1994) più o meno delle stesse dimensioni, con analoga struttura e decorazione con cherubini a sbalzo, anche se molto più mossa. Del terzo quarto del XVIII secolo è anche un calice a Carignano, Chiesa della Madonna del Suffragio e della Misericordia (Battuti Neri), che presenta la stessa tipologia: AA. VV. Arte e vita religiosa a Carignano, Pinerolo 1973, tav. 5. Il punzone d'assaggio potrebbe appartenere ad uno dei membri della famiglia Rasetto, oppure a Carron Giovanni Battista, nominato assaggiatore nel 1753, a riposo nel 1778, con punzone circondato dalle iniziali G B C (Bargoni, pp. 26-27, tav. I, figg. 9, 11), oppure ancora ad un assaggiatore non identificabile con iniziali G R (Bargoni, p. 7 e tav. II, fig. 8). La datazione all'ultimo quarto del Settecento, ante 1793 (per il tipo di punzone dell'assaggio) è stata suggerita anche dal confronto stilistico con i calici citati di Demonte e Carignano, con moduli decorativi analoghi ma molto più mossi e variati, con parti in aggetto più marcato e innesto tra sottocoppa e coppa non delimitato da una linea orizzontale. Il calice a Racconigi presenta una maggiore fissità e dovrebbe perciò essere leggermente più tardo.; Opera inventariata in Parrocchia nel 1994
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100199912
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- ISCRIZIONI sotto il piede - 245/ 19.2.94 a penna su cartellino -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0