battaglia di Farsaglia

dipinto, 1745 - 1745

Il dipinto, entro cornice in legno intagliato e dorato con ornati geometrici, raffigura Cesare a cavallo, con corazza, manto rosso ed elmo decorato da testa di drago e piume rosse. Il comandante si rivolge verso una figura maschile in piedi tra numerosi altri soldati. Sulla destra sono delineate alcune insegne militari, una delle quali con l'iscrizione "SPQR"

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Manassero Felice (notizie 1745-1748)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO Piazzetta Reale, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto nel 1966 si trovava al primo piano, nel salotto tra la Sala Caffè e la Galleria del Daniele, mentre nel 1911 fu registrato in una bolletta di carico di oggetti provenienti dal castello di Moncalieri come "Gruppo di cavalieri antichi" insieme ad un altro cartone raffigurante la "Battaglia di Farsaglia". Un'annotazione posteriore indica che furono poi collocati alle "pareti della Sala da Colazione negli Appartamenti Reali di Rappresentanza". Le iscrizioni presenti sull'oggetto forniscono altri dati circa la collocazione storica nella "Parete centro/ verso camera/ letto/ Sala busti" e nell' "App.o Rappresen.../ Sala Busti/ Parete Pregadio/ Mezzo parete". Nell'inventario precedente si precisa la data d'ingresso in Palazzo, 17 giugno 1907, con il numero vecchio, che però non è stato riscontrato nei registri del castello di Moncalieri.Il dipinto raffigura la parte centrale del cartone e dell'arazzo eseguiti per la serie di panni dedicati alle storie di Cesare, tessuta dalla manifattura torinese su bozzetti di Beaumont tra il 1741 e il 1750. La serie si compone di dieci arazzi realizzati da autori diversi: quattro da Antonio Dini tra il 1741 e il '46 e i restanti sei, marcati e datati, da Francesco Demignot tra il 1744 e il '50. "I cartoni, in parte conservati, furono opera di Andrea Martines, Clemente Scarzella, Giovanni Domenico Molinari, Matteo Boys, Felice Manassero. La destinazione della serie era: <> (cfr. V. Viale, a cura di, "Catalogo della Mostra del Barocco del 1963", v. II, Arazzi pp. 10-12 di Viale Ferrero M.). La tela rappresenta la "Battaglia di Farsalia", realizzata su bozzetto di Beaumont e tradotta in arazzo da Francesco Demignot nel 1749 (Torino, Palazzo Reale, Mob. 1316). Nella scheda del catalogo citato si legge che "tra il settembre del 1745 e il 1746 vi sono diversi pagamenti al pittore Manassero per un quadro di battaglia, da riprodursi in basso liccio: questo va identificato col cartone della Battaglia di Farsaglia, oggi conservato nella Palazzina di Stupinigi ... Un quadro raffigurante l'episodio centrale dell'arazzo, di minori proporzioni rispetto al cartone [misure: 347 x 341], esiste nel Palazzo Reale di Torino. Esiste infine anche il bozzetto originale del Beaumont, a New York (propr. Rose Cummings), con una errata attribuzione al Tiepolo" (cfr. ibidem, p. 12 cat. n. 14, p. 22 cat. n. 64 di Viale Ferrero M.). Il dipinto in esame, citato tra i "Quadri relativi a paramenti tessuti da modelli del Beaumont", "riproduce l'episodio centrale dell'arazzo di uguale soggetto ... eseguito da Felice Manassero, che potrebbe essere stato l'autore anche di questo dipinto"(cfr. ibidem,p. 24 cat. n. 77 di Viale Ferrero M.). Il cartone è allestito nell'anticamera dell'appartamento di levante della Palazzina di caccia di Stupinigi insieme ad altri riconducibili alle storie di Cesare, Ciro e Annibale (cfr. L. Mallè, "Stupinigi: un capolavoro del Settecento europeo tra barocchetto e classicismo", Torino 1968, pp. 232-233). L'arazzo tessuto da Francesco Demignot nel 1744 ca. fu catalogato da S. Ghisotti ed E. Ballaira nel 1988, la cui scheda è stata informatizzata da G. Tetti nel 2002 (cfr. numero di catalogo 00171889), dove si legge che "sono puntuali solo i pagamenti a Felice Manassero nel 1745-46 per la Battaglia di Farsaglia". Rispetto all'arazzo la scena delineata nel dipinto è rovesciata in maniera speculare, come accade anche nel cartone di Stupinigi, anch'esso catalogato (cfr. numero di catalogo 00171968), mentre l'Ufficio catalogo della Soprintendenza non possiede una fotografia del bozzetto conservato a New York. I pagamenti a Felice Manassero riportati da A. Baudi di Vesme risalgono al 30 settembre 1745, un anticipo di L. 60 per "un quadro che il medesimo sta riducendo dal piccolo in grande, da servire di modello per un pezzo di tappezzeria da farsi dall'arazziere Demignot", e al 15 dicembre, il saldo di £. 115 per il quadro che "rappresentava una bataglia" (cfr. A. Baudi di Vesme, "Schede Vesme. L'arte in Piemonte dal XVI al XIX secolo", Torino 1966, v. II p. 645)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100207775
  • NUMERO D'INVENTARIO 1631
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2004
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • ISCRIZIONI retro, telaio, traversa centrale, a destra - 1631 - a impressione nero -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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