Villanello. figura maschile con falce

scultura, 1880 - 1880

Il fanciullo è rappresentato stante, frontalmente, con il volto di tre quarti. La gamba destra stante e la sinistra piegata; di fianco un gruppo di arbusti. Porta sul capo un cappello di paglia con larga tesa. Indossa una camicia sbottonata all'altezza del petto e porta le maniche rimboccate fino al gomito. In una mano tiene una specie di boomerang e nell'altra una sorta di arma da taglio o bastone. Porta i pantaloni arrotolati, sopra il ginocchio per la gamba stante e, appena sotto, per quella piegata. I piedi, scalzi, poggiano su un manto erboso appena accennato. La scultura è posta su un piedistallo in marmo verde a sezione ovale

  • OGGETTO scultura
  • MISURE Altezza: 132
    Lunghezza: 50
    Larghezza: 30
  • ATTRIBUZIONI Carelli Clementina (1840/): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Istituto Provinciale per l'Infanzia
  • INDIRIZZO corso Giovanni Lanza, 75, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Benché sia stato indicato, molto probabilmente dalla stessa autrice, il titolo dell'opera, sorprendentemente, manca la firma della stessa. Nonostante la perdita anche dell'etichetta dell'inventariazione dei beni di proprietà della Provincia di Torino avvenuta nel 1964, di cui si intravede solo un lacerto, la conservazione del dattiloscritto che, per quanto attiene ai beni di rilevanza artistica, venne affidata all'allora direttore del Museo Civico di Torino, Luigi Mallè, permette di riconoscere l'autore dell'opera, Clementina Carelli (Lecce, 1840-?), pittrice e scultrice, e la data di realizzazione, 1880. La presenza dell'etichetta metallica dell'Istituto Provinciale dell'Infanzia permette, inoltre, di affermare che l'attuale collocazione risale al 1955, ma, non sono state ancora chiarite le precedenti ubicazioni. E' possibile che l'opera provenga da una precedente sede dell'I.P.I., o da altra sede di pertinenza della Provincia di Torino e che sia, magari, stata acquisita, con modalità, al momento non rilevabili dai documenti, attraverso le Esposizioni della Promotrice torinese, ove molti sono gli artisti documentati che si cimentarono nella rappresentazione sia scultorea che pittorica di fanciulli delle classi non abbienti, il più delle volte con intento moraleggiante, come appare in questo caso, o di denuncia sociale, nella seconda metà dell'Ottocento. E' possibile che l'opera sia stata acquisita a seguito della presenza di tele della pittrice all'Esposizione Nazionale del 1884; si tratta, al momento di una rara opera in marmo con soggetto di genere della Carelli che risulta, per quanto esposto alle promotrici napoletane, preferibilmente lavorare la terracotta,, A. Panzetta, Dizionario degli Scultori Italiani dell'Ottocento e del Primo Novecento, vol. I, Torino, 1994, p. 80; F. Capobianco, S.A.U.R., vol. 16, Munchen-Leipzig, 1997, p. 576
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100210351
  • NUMERO D'INVENTARIO 232857
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE TO
  • DATA DI COMPILAZIONE 2003
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • ISCRIZIONI retro piedistallo, in nero - Provincia di Torino/ Inventario 1964/ Cat. B.N./ illegibile - corsivo - a impressione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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