Nei monti di Val Pellice. veduta della Val Pellice

dipinto, 1925 - 1944

In primo piano sono rappresentati alcuni prati, parzialmente in ombra, separati, al centro, da un sentiero delimitato da due muriccioli di sassi, ai fianchi dei quali vi sono alcuni cespugli. Al termine del sentiero, parzialmente nascosta da alberi e cespugli una baita con tetto a spiovente, posta lievemente a destra nella composizione. A sinistra, altri alberi e cespugli in pieno sole che parzialmente nascondono un edificio a più piani in muratura con tetto in lose di pietra. Sullo sfondo, disposte ai lati della scena, due montagne, a sinistra, più bassa e ricoperta di boschi, a destra, parzialmente rocciosa; dietro ad esse e delimitata dal convergere delle loro pendici, è posta una catena montuosa le cui sommità sono nascoste da nubi che occupano la parte superiore del dipinto. La tela è posta entro cornice a profilo e luce rettangolare. Battuta liscia; interamente dorata. Tipologia a cassetta; fascia centrale liscia; esterne modinate. Gancio metallico per sospensione sul retro

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ doratura
    tela/ pittura a olio
    METALLO
  • MISURE Altezza: 60
    Lunghezza: 80
  • ATTRIBUZIONI Calderini Luigi (1880/ 1973)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Dal Pozzo della Cisterna
  • INDIRIZZO via Maria Vittoria, 12, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto, unitamente ad altre opere, secondo una politica di promozione degli artisti di origine piemontese o attivi in Piemonte promossa dall'Ente nel corso del Novecento, venne acquistato dalla Provincia di Torino all'Esposizione della Società Promotrice delle Belle Arti del 1938, 10° Esposizione del Sindacato Interprovinciale Fascista di Belle Arti in Torino, catalogo della mostra (Torino, Palazzo della Società Promotrice, ottobre-novembre 1938), Torino, 1938, p. 43, n. 398. Purtroppo il documento conservatosi non precisa quale somma sia stata corrisposta per ogni singolo dipinto, ma solo l'ammontare complessivo di L. 10.000. L'autore (Torino, 1880-1973), figlio del più famoso pittore paesaggista Marco (Torino, 1850-1941), sulle orme paterne seguitò a dedicarsi alla pittura di paesaggio esponendo sistematicamente alle Promotrici torinesi ed alle esposizioni del Circolo degli Artisti a partire dal primo decennio del Novecento. Non mancarono occasioni per esposizioni a Milano, Firenze, Genova, con notevole successo presso i contemporanei, E. Bellini, Pittori Piemontesi dell'Ottocento e del primo Novecento dalle Promotrici torinesi, Torino, 1998, pp. 75-77. La cornice, sia per la tipologia, estremamente semplice, sia per la presenza sul retro di etichette inventariali dell'Ente e dell'esposizione alla Promotrice, è da considerarsi coeva al dipinto
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100210647
  • NUMERO D'INVENTARIO 138235
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE TO
  • DATA DI COMPILAZIONE 2004
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • ISCRIZIONI retro cornice/ su etichet. rett. prof. blu adesiva, in nero - Provincia di Torino/ N. 650/ Inventario 1953 - Calderini L - corsivo - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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