Amore

orologio da mensola,

Cassa cilindrica. Figura di Amore cinta da un lungo drappo, con arco e freccia, faretra a tracolla, elmo e lorica ai piedi, seduta sopra la cassa.Basamento a gradoni divisi in riquadri, con formelle rettangolari a bassorilievo raffiguranti nell'ordine superiore, una coppia di leoni alati al centro, Apollo e Marsia, Ercole e Onfale ai lati; nell'ordine inferiore al centro il trionfo di Amore.Sei piedini a rocchetto modanati.Quadrante bianco; cerchio delle ore con numeri romani in nero; cerchio dei minuti esterno; lancette gigliate in rame dorato; due fori di carica. Sospensione a filo di seta.Decorazione: coppia di palmette all'etrusca e ghirlande fiorite includenti cuore trafitto da due frecce incrociate, applicate sui riquadri esterni nella fascia inferiore del basamento; ghiera del quadrante con modanatura interna a triangoli incisi, motivo perlato all'esterno.Montaggio: braccia della figura, arco e armi fuse separatamente e assemblate mediante viti dall'interno; formelle fissate medianti viti dall'interno

  • OGGETTO orologio da mensola
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ cesellatura
    bronzo/ doratura
    bronzo/ fusione
    rame/ doratura
    smalto/ applicazione
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Francese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'orologio proviene dal castello di Moncalieri, dove è documentato a partire dal 1860; nell'ultimo inventario, in seguito alla dispersione dei beni del castello avvenuta nel 1927, risulta destinato a "S.A.R. il principe di Piemonte"; successivamente perviene al castello di Racconigi che Umberto aveva ricevuto come dono di nozze dal padre Vittorio Emanuele IIII nel 1929.Secondo Sandra Barberi la statua di Amore appare ancora tributaria della tradizionale neoclassica francese, ma i motivi della palmetta e della ghirlanda e la contrapposizione di oro lucido e oro matto (osservabile ad esempio in un orologio Thomire del 1805 circa) fanno pensare a una datazione nei primi anni del XIX secolo (cfr. S. barberi, in Orologi negli arredi del Palazzo Reale di Torino e delle residenze sabaude, a cura di G. Brusa, A. Griseri e S. Pinto, catalogo della mostra, Torino 1988, scheda n. 35, p. 168).Il tipo di quadrante e le lancette fanno restringere a Guiseppe Brusa la datazione della meccanica al decennio 1795-1805 (cfr. G. Brusa, in Ibid.)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100215977
  • NUMERO D'INVENTARIO 6673
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2010
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2020
  • ISCRIZIONI sul verso del basamento - R. 6673 - a impressione nero -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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