ritratto di Anna Germana di Zeringen

dipinto ca 1775 - ca 1799

Cornice di legno verniciato in bianco con filettature gialle

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto, non ancora restaurato, fa parte di un più ampio nucleo oggi conservato presso il castello di Racconigi. La tela, uniforme alle altre della serie per dimensioni, raffigura Anna Germana di Zeringen seconda moglie di Umberto III. E' legata alle altre dalla catena inventariale S.M., di cui porta il numero S.M. 44, da riferirsi all'inventario del castello di Moncalieri del 1879. In quell'anno i quadri erano conservati al primo piano, nella Galleria n. 70. Nell'inventario la serie è composta da 87 dipinti, documentati anche da un altro inventario non datato, ma precedente al 1872. Questi quadri risultano, nell'inventario del 1879, scaricati nel gennaio del 1920, presso il castello di Racconigi, dove si trovano tuttora, ad eccezione di alcuni non più presenti fin dagli anni Cinquanta del Novecento. Le opere, fra cui il ritratto in questione giunsero a Racconigi negli anni di Vittorio Emanuele III e della regina Elena. Per quanto riguarda l'intera serie appare evidente che sia stata via via accresciuta con il trascorrere dei secoli, fino all'Ottocento. I ritratti sono stati oggetto non solo di ripetuti restauri, ma hanno anche subito sensibili modifiche nel corso del tempo (ampliamenti, inserimento o variazione dell'iscrizione identificativa del personaggio ritratto, uniformizzazione dello sfondo), aspetti confermati dall'attuale campagna di indagini. Già C. E. Bertana, aveva individuato la presenza di una galleria di ritratti un tempo a Moncalieri, poi trasferita a Racconigi, non collegandola tuttavia a questa serie. Nuove ricerche hanno interessato una parte delle tele in occasione della mostra di Venaria (2007-2008), evidenziandone l'appartenenza alla galleria moncalierese sulla base di un elenco conservato presso la Biblioteca Reale, datato al 1780 (Misc. Patria 46,24). Il documento del 1780, che si riferisce probabilmente ai lavori necessari alla costituzione della galleria di ritratti voluta nell'ambito del generale rilancio del castello di Moncalieri, intrapreso da Vittorio Amedeo III, appena salito al trono (P. Astrua, 1987 p. 88), riporta tuttavia solo i ritratti dei principi, da Beroldo a Carlo Emanuele III. Non vi compaiono invece le principesse, dato che induce a pensare per queste ultime a una provenienza da altre residenze. Altri documenti relativi a un intervento di restauro avvenuto all'inizio degli anni Settanta del Settecento per opera di Pietro Paolo Wehrlin elencano poi 36 ritratti di principesse sabaude su cui il pittore sarebbe dovuto intervenire, prima di inviarle a Moncalieri fra cui "n° 5 Germana Bertoldi Svevia Zeringiaeque Ducis Filia. Sab. Hum. III in uxorem II loco" (Bib. Reale, TO, Registri Recapiti, 1772, II, f. 996). Wehrlin afferma di aver compiuto ampliamenti delle tele, o di avervi aggiunto l'iscrizione con il nome dell'effigiata. Nel caso del ritratto di Germana, in attesa di conferme frutto di un futuro restauro, è tuttavia possibile ipotizzare che si tratti di una replica dall'originale restaurato da Wehrlin eseguita pochi anni dopo da Vittorio Amedeo Grassi, che già Bertana individuava fra gli autori dei dipinti della Galleria. Questo dato sembra essere confermato dal diario manoscritto di Carlo Felice in cui fra le opere di Grassi viene ciato anche un ritratto di "Germaine de Zahringen" (A. Baudi di Vesme, 1966). L'aspetto stilistico e tecnico della tela ci permette di avvicinarla infatti sia alla Beatrice di Ginevra (R 1518), che ad Amedeo IV (R 1486), entrambe firmate da Vittorio Amedeo Grassi e citate nel diario (Biblioteca Reale di Torino, Casa Savoia V, 15). Da un punto di vista iconografico Grassi sembra rifarsi ai modelli seicenteschi della serie che a loro volta riprendono negli atteggiamenti e nell'abbigliamento le bellissime tavole delle "Austriache Gentis Imagines" (già riferimento per Pingone), realizzate da Francesco Terzio e tradotte a stampa tra il 1558 e il 1573. In particolare si veda la tavola con Joanna Alberti II Arch. Austr. ux (f. 48)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100220193
  • NUMERO D'INVENTARIO R 1521
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • ISCRIZIONI verso - x. R. 1553 - corsivo maiuscolo/ numeri arabi - a inchiostro nero -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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