Ritratto di Marianna di Savoia

dipinto, post 1775 - ante 1785

Il personaggio è rappresentato a mezzo busto, con taglio poco al di sotto del punto vita. Indossa una parrucca con capelli in varie sfumature di grigio parzialmente raccolti con sviluppo in altezza e in larghezza. Alcuni larghi boccoli scendono sino al collo. Al di sopra della capigliatura un cappello di paglia ornato da nastro e piume. Indossa un abito dallo scollo quadrato, arricchito da grosso fiocco e pizzi, analogamente alle maniche engageants, e da un mazzo di fiori che assomigliano a ranuncoli. Il corpetto è adorno di nastri e pizzi. Sulle spalle è appoggiato in fisciù. Al polso porta un bracciale con triplo filo di perle. Nella mano tiene un mazzetto con fiori e foglie. Sfondo neutro di colore bruno. La tela è posta entro una cornice di profilo e luce ovale in legno intagliato e dorato. Tipologia a cassetta. Battuta liscia; fasce esterna e interna modanate, centrale liscia

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • ATTRIBUZIONI Panealbo Giovanni (1745 Ca./ 1815): pittore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela raffigura Maria Anna di Savoia (Torino, 1757-Stupinigi, 1824), sesta figlia nata dal matrimonio tra Vittorio Amedeo III e l’infanta Maria Antonia Ferdinanda di Borbone. Sposò lo zio Benedetto Maurizio, duca del Chiablese, nel 1775, senza avere discendenza. A seguito dell’occupazione francese del Piemonte e dell’esilio dei principi di casa Savoia, la coppia si trasferì prima in Sardegna e dal 1799 a Roma. Qui la principessa, specialmente dopo la morte del consorte, si distinse per i suoi interessi culturali e soprattutto archeologici, promuovendo scavi e collezionando reperti. Nel 1820 acquistò la villa Ruffinella, già di proprietà di Luciano Bonaparte. La principessa è rappresentata con il viso ancora giovanile e con grande attenzione agli elementi della moda, secondo quell’indirizzo volto all’apparente semplificazione e ai piaceri del giardinaggio e della vita in campagna, sottolineato nel dipinto dalla presenza dei fiori, e dall’uso del cappello di paglia sopra la ricca parrucca che fu lanciato a partire dall’ottavo decennio dalla regina di Francia Maria Antonietta. Pertanto è possibile ipotizzare una datazione per il dipinto tra il 1775 e il 1785. La sua esecuzione si può riferire all’ambito degli artisti di corte. La presenza, nella stessa sala di altre tele rappresentanti principesse della famiglia reale di datazione simile e di analogo formato ovale, riferite al principale ritrattista di corte operante nell’ultimo quarto del Settecento, Giovanni Panealbo, induce a ipotizzare una simile attribuzione anche per il dipinto in oggetto
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399457
  • NUMERO D'INVENTARIO R 2518
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI verso, tela, in alto, al centro - R 2518 (giallo) - maiuscolo/ numeri arabi -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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