Ritratto di Anna d'Asburgo-Austria

dipinto, post 1576 - ante 1599

Il personaggio è rappresentato a figura intera, stante, di lieve tre quarti. Lo sguardo è rivolto verso l’osservatore. Porta i capelli raccolti, parzialmente coperti da un copricapo ornato da gioielli e piume. Il viso è profilato da una gorgiera in pizzo. La veste, in tessuto operato con motivo floreale, arricchito da passamaneria e tagli, si compone di un corpetto sopra al quale poggiano diverse collane. Ampie soprammaniche ornate da fiocchi che scendono sino alle mani, al di sotto delle quali si vedono le maniche diritte che lasciano vedere il pizzo della camicia in corrispondenza dei polsi. Gonna ampia del medesimo tessuto; frontalmente una larga banda definita da ricca passamaneria e ornata da fiocchi. Una mano, dotata di due anelli, trattine un fazzoletto ornato da pizzo e l’altra, guastata, tiene l’altro guanto. Poggia sullo schienale di un seggiole rivestito in tessuto rosso e ornato da frange, rappresentato scorciato. Sfondo neutro di colore scuro. La tela è posta entro una cornice di formato e luce rettangolari in legno intagliato, dorato e verniciato. Tipologia a gola. Battuta liscia; fasce modanate

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 202 cm
    Larghezza: 109 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italia Settentrionale
  • ALTRE ATTRIBUZIONI ambito spagnolo
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela, come indicato anche dall’iscrizione, raffigura Anna d’Asburgo-Austria (Cigales, 1549-Badajoz, 1580), regina di Spagna e Portogallo. Figlia primogenita dell’imperatore Massimiliano II d’Asburgo e di Maria d’Asburgo, era nipote di Carlo V. Nel 1570 sposò lo zio, Filippo II d’Asburgo-Spagna, due anni prima rimasto vedovo di Elisabetta di Valois, madre della duchessa di Savoia Caterina Micaela, e privo di eredi maschi per la successione al trono madrileno. Dal loro matrimonio nacquero ben cinque figli, il quartogenito divenne re di Spagna con il nome di Filippo III. Il dipinto è una replica, con varianti, della tela eseguita, intorno al 1571, da Alonso Sánchez Coello e conservato nel Museo Lázaro Galdiano a Madrid. Al di là della qualità inferiore della tela conservata nel castello di Racconigi, le differenze interessano la mano che stringe il fazzoletto e la seggiola con braccioli a cui la principessa si appoggia, nonché il taglio della composizione, dal momento che l’originale raffigura Anna d’Austria a tre quarti di figura e non a figura intera. E’ possibile che l’opera sia stata eseguita entro la fine del XVI secolo, magari nell’ambito di una serie rappresentante i sovrani della dinastia degli Asburgo con le loro compagne, in considerazione dell’impostazione del dipinto. Cicli simili sono documentati, in ambito italiano, nei territori di influenza asburgica: dallo Stato di Milano al viceregno spagnolo, ma anche presso la Repubblica di Genova. La tela è allestita all’interno di una ampia serie iconografica sabauda che include principalmente opere risalenti al XVII secolo, benché esse rappresentino esponenti del casato a partire dall’età medievale. La maggior parte dei dipinti pervennero in questa sede a seguito del dono del castello di Racconigi al principe di Piemonte Umberto di Savoia da parte di suo padre, Vittorio Emanuele III, nel 1929. Il primo volle collocare in questa residenza, analogamente a quanto dispose per i suoi appartamenti in Palazzo Reale a Torino, le sue raccolte di iconografia sabauda e dinastica, con attenzione anche alle famiglie regnanti che, nei secoli, avevano stretto alleanza con Casa Savoia. Queste opere, collezionate a partire almeno dal 1919, pervennero a Racconigi per selezione dall’arredo di altre residenze sabaude dei territori ereditari o acquisite dopo l’unità d’Italia, oppure furono donate o ancora acquistate sul mercato antiquario, o da famiglie dell’aristocrazia piemontese e del territorio nazionale. L’allestimento della Galleria cosiddetta dei ritratti, collocata nel padiglione di levante con prosecuzione nell’attigua galleria dei cardinali, è attestato nell’inventario stilato da Noemi Gabrielli all’inizio del sesto decennio del Novecento
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399547
  • NUMERO D'INVENTARIO R 5544
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI verso, tela, in basso, a destra - R 5544 (giallo) - numeri arabi -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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