Castello di Bruzolo. veduta del castello di Bruzolo
stampa di invenzione,
1854 - 1854
Gonin Enrico (1799/1870)
1799-1870
Doyen Fratelli Ditta (notizie Seconda Metà Sec. Xix)
notizie seconda metà sec. XIX
Vedute: Bruzolo: castello
- OGGETTO stampa di invenzione
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MATERIA E TECNICA
carta/ litografia
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ATTRIBUZIONI
Gonin Enrico (1799/1870): inventore/ disegnatore
Doyen Fratelli Ditta (notizie Seconda Metà Sec. Xix): litografo
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello di Bruzolo
- INDIRIZZO via Carlo Emanuele I, 47, Bruzolo (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La litografia, sciolta, è inserita in un passe-partout a sua volta racchiuso in una cornice di legno scuro. La veduta del Castello di Bruzolo, con quelle di altri manieri della Valle di Susa (Bussoleno, Chianocco e Susa), fu realizzata da Enrico Gonin per la raccolta tematica di tavole dedicate ai castelli del Piemonte, uscite periodicamente a dispense fra il 1840 e il 1860 e in seguito raccolte in due volumi con il titolo "Album delle Castella Faudali" (se ne veda l'edizione anastatica con il titolo Castelli sabaudi di Piemonte e Valle d'Aosta, 2 voll., Savigliano 2006, II, tav. 178). Come precisato da Alessandro Rosboch, le vedute di Gonin escono in origine a complemento dell'opera di Vittorio Angius "Sulle famiglie nobili della Monarchia di Savoja" (Torino 1841-1857), ma hanno successivamente enorme fortuna autonoma, venendo riprodotte anche su oggetti d'arredo (cfr. A. Rosboch, Uno speculum nobilitatis ottocentesco: i castelli feudali di Enrico Gonin, in Interviste nel passato. Catalogo Bolaffi della nobiltà piemontese, Torino 1993, pp. 36-43). Gli edifici rappresentati, una selezione molto ristretta rispetto ai complessi conservati, appartenevano per la maggior parte a famiglie nobili e in misura minore a borghesi, al demanio o a esponenti della dinastia sabauda. Il criterio privilegiato di scelta è la componente propriamente "feudale", in relazione ai proprietari o in funzione dell'antichità degli edifici, dei quali sono enfatizzate le strutture medievali, anche con un certo gusto per la rovina. Ciò è particolarmente evidente nel caso della veduta di Bruzolo: per restituire l'architettura del castello Gonin adotta un angolo visuale che mette in risalto l'antica porta di accesso ("porta granda"), la rotonda con l'antica torre di presidio e il portale settecentesco. Con gusto romantico nella corte rustica colloca figure che esemplificano i diversi ceti sociali. La didascalia di commento precisa che al momento della realizzazione proprietario del castello è l'avvocato Giuseppe Olivero: quest'ultimo, con la moglie Teresa Carrera, è dedito in questi stessi anni a recuperare le memorie storiche dell'edificio, valorizzandolo in relazione al Trattato di Bruzolo (cfr. A. Olivero, Giuseppe Ollivero "castellano" di Bruzolo, in "Segusium", XLV, vol. 47, 2008, pp. 241-243). La presenza di Bruzolo nella raccolta delle "Castella feudali" rientra perfettamente in questo tipo di operazione, sottolineando il legame privilegiato dell'edificio con la storia della dinastia sabauda
- TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100401659
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- DATA DI COMPILAZIONE 2017
- ISCRIZIONI in basso al centro - CASTELLO DI BRUZOLO Prov. di Susa,/ Appartenente all'Avvocato Olivero - stampatello maiuscolo/ corsivo - a impressione - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0