spada, opera isolata - ambito Asia sud-orientale (prima metà XIX)

spada ca 1801 - ca 1850

Impugnatura in un solo pezzo d’acciaio, un tempo interamente dorato, con pomo forato probabilmente al fine di permettere il fissaggio di una fettuccia o di una nappa. La prima parte dell’impugnatura è ottagonale preceduta da anelli decorativi concentrici; segue una parte ricoperta da seta ricamata in oro inframezzata da una sorta di piccola elsa dritta a forma polilobata lobata; l’ultima parte è nuovamente in acciaio liscio ma con sezione esagonale, per terminare con un’altra piccola elsa preceduta da una serie di anelli paralleli. Lama in acciaio a sezione lenticolare con andamento peculiare: prima stretta, poi larga ed infine rastremante e terminante fortemente acuminata, simile per certi versi al ferro di un’arma in asta

  • OGGETTO spada
  • MATERIA E TECNICA ARGENTO
    ORO
    SETA
    acciaio/ lucidatura a specchio, tausìa, cesellatura, incisione
  • AMBITO CULTURALE Ambito Asia Sud-orientale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei Reali - Armeria Reale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO piazzetta Reale, 1, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Questa caratteristica arma venne donata a Vittorio Emanuele II dal barone Paolo Solaroli di Briona, una figura molto sui generis di inizio Ottocento. Nel 1821, partecipò ai moti rivoluzionari volti ad una maggior democratizzazione del Regno di Sardegna. Sconfitto, andò prima a Londra e poi in Egitto dove divenne istruttore delle truppe del viceré Mehmet Ali. Negli anni successivi si spostò in India ponendosi al servizio della Compagnia britannica delle Indie orientali. Successivamente divenne comandante generale delle truppe della regnante di Sardhana Zeb Bool Nissa. Rimase ancora lontano dalla madre patria per qualche anno, partecipando al servizio degli inglesi alla campagna in Afghanistan. Il suo rientrò fu possibile grazie all’ascesa al trono di Carlo Alberto di Savoia, che gli concesse la grazia e lo nominò barone. Quest’arma, acquisita dal barone a Singapore e donata a Vittorio Emanuele II, risulta essere un oggetto estremamente raro. Non è stato infatti possibile individuare oggetti analoghi a questo tra le produzioni del Sud-est-asiatico. Né la forma della lama né quella del fornimento sono associabili ad altre spade prodotto nell’area. Le uniche somiglianza, seppur appena accennate, si ritrovano con i dha cambogiani ma soprattutto con quelli del Laos, caratterizzati da una lunga impugnatura curva e da una lama con forme analoghe ma più contenute
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100452734
  • NUMERO D'INVENTARIO G.289
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali-Armeria Reale
  • ENTE SCHEDATORE Musei Reali-Armeria Reale
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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